L'esperto rispondeAdempimenti

L’errata comunicazione all’Enea va corretta entro 90 giorni dalla fine dei lavori

Non è più possibile effettuare le correzioni anche dopo 90 giorni ma entro i termini per la dichiarazione attraverso la “remissione in bonis”, versando una sanzione di 250 euro

immagine non disponibile

Marco Zandonà

La domanda

Nel dicembre 2022, poco dopo il termine dei lavori, il tecnico di un intervento superbonus ha inoltrato l’asseverazione finale Enea riportando, per errore, una somma di poco superiore (un migliaio di euro) l’importo effettivamente sostenuto e fatturato. Segnalata l’incongruenza il tecnico non si è adoperato per la correzione e ora sono trascorsi più di 90 giorni. In caso di correzione, ai fini del rispetto dei 90 giorni, vale il primo invio? Occorre versare i 250 euro della remissione in bonis? Oppure la possibilità di detrarre la somma in dichiarazione è definitivamente sfumata?
D. M. - Sassari

Con la recente ordinanza 34151/2022 la Cassazione si è espressa sul caso di un contribuente che si è visto negare dall’agenzia delle Entrate la detrazione relativa all’installazione di pannelli solari – per cui avrebbe avuto diritto all’ecobonus 65% – per tardiva trasmissione della relativa documentazione all’Enea. In sostanza il termine dei 90 giorni deve intendersi a pena di decadenza e non è possibile intervenire per la correzione dell’errore sostanziale, come nel caso di specie, che invece era...