La rettifica del primo invio evita le sanzioni sugli errori
In attesa di conoscere con certezza la scadenza per l’invio dello spesometro relativo al secondo semestre 2017, ricordiamo che entro tale data, come previsto dal collegato fiscale alla manovra (Dl 148/2017) è possibile correggere eventuali errori commessi nel primo invio beneficiando della non applicazione delle sanzioni.
Il provvedimento in bozza, pubblicato sul sito dell’agenzia delle Entrate, prevede infatti lo spostamento del termine per la trasmissione dei dati (attualmente fissata al 28 febbraio) fino al sessantesimo giorno successivo alla data di adozione del provvedimento stesso.
Per l’errata o incompleta trasmissione dello spesometro è prevista una sanzione pari a due euro per ogni fattura errata, con un massimo di mille euro per ogni trimestre.
La disapplicazione
Il decreto fiscale collegato alla manovra ha previsto la non applicazione delle sanzioni con riferimento all’invio dei dati del primo semestre, avvenuto lo scorso 16 ottobre 2017 a seguito di numerose proroghe, a condizione che i dati corretti vengano trasmessi entro il termine per l’invio dei dati del secondo semestre. Pertanto, lo spostamento del termine trascina con sé anche la possibilità di correggere gli errori senza applicazioni delle sanzioni.
La registrazione
Lo spostamento del termine sarebbe senz’altro positivo, anche alla luce dei recenti chiarimenti forniti dalla Agenzia in tema di registrazione delle fatture.
Infatti, coloro che hanno ricevuto una fattura di acquisto nel 2017, hanno tempo per registrarla fino al 30 aprile 2018, utilizzando un sezionale nel registro Iva delle operazioni dell’anno precedente e la relativa imposta concorre a formare il saldo 2017 (circolare 1E/2018).
Se è corretta l’interpretazione secondo la quale queste fatture, riepilogate nel sezionale, debbano confluire nello spesometro del secondo semestre in quanto relativi al 2017, la proroga consente di comprendere tutte quelle che verranno annotate entro il 30 aprile.
Gli «opzionali»
La proroga, inoltre, riguarda anche coloro che hanno esercitato l’opzione per la trasmissione dei dati delle fatture ai sensi del decreto legislativo 127/2015; anche per questi contribuenti il legislatore ha previsto la trasmissione dei dati con cadenze semestrale per il primo anno dell’adempimento e la sanatoria dalle sanzioni per l’invio dei dati del primo semestre. L’attuale provvedimento estende, inoltre, a coloro che hanno esercitato l’opzione anche altre due novità che, fino ad ora sono previste solo per coloro che inviano lo spesometro “obbligatorio”.
Anzitutto anche questi contribuenti potranno decidere di trasmettere i dati con cadenza semestrale in luogo della cadenza trimestrale prevista dalla norma a regime; inoltre, con riferimento ai documenti di importo inferiore a 300 euro registrati mediante documento riepilogativo potranno trasmettere quest’ultimo in luogo delle singole fatture.
Le liquidazioni Iva
Nessuna previsione con riferimento alla trasmissione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva il cui prossimo invio resta quindi previsto per il 28 febbraio.