Imposte

La trasformazione societaria non tocca il regime della Pex

immagine non disponibile

di Alessandro Germani

In caso di cessione di partecipazione da parte di un soggetto che è stato interessato da operazioni di trasformazione societaria fiscalmente neutrali (articolo 170 del Tuir) le stesse non interrompono il periodo di ininterrotto possesso della partecipazione per beneficiare del regime della participation exemption (cosiddetta Pex) ex articolo 87 del Tuir. È questo il chiarimento importante, in quanto l’agenzia delle Entrate non si era mai espressa su tale fattispecie, fornito nella risposta 70 del 1° marzo 2019 pubblicata ieri.

L’istante alfa, che detiene una partecipazione del 50% in una società straniera, nel tempo ha effettuato dapprima una trasformazione omogenea regressiva (da Srl a Snc) e poi progressiva (da Snc a Srl). Il nuovo gruppo societario proprietario di alfa intende ora porre in liquidazione la stessa dopo aver ceduto a se stesso beta a valore di mercato. Posto che in caso di cessione di partecipazioni in società, sia residenti sia non residenti, l’articolo 87 del Tuir prevede la non imponibilità delle plusvalenze in misura pari al 95% al ricorrere di determinate condizioni, l’istante si domanda se le operazioni di trasformazione omogenea abbiano interrotto il cosiddetto holding period, ovvero l’ininterrotto possesso della partecipazione per 12 mesi stabilito dalla lettera a) dell’articolo 87 come uno dei quattro requisiti per il riconoscimento della Pex.

In particolare, l’interruzione non dovrebbe intercorrere secondo l’istante, visto che la trasformazione è un’operazione in continuità giuridica e fiscale, che si qualifica come vicenda meramente evolutiva e modificativa di uno stesso soggetto, che lo conduce semplicemente ad una diversa configurazione giuridica. Ciò in linea anche con la risoluzione 60/E/05, nella quale si è affermato che la trasformazione non comporta una novazione soggettiva neppure quando si passa da un soggetto sfornito di personalità giuridica ad uno personificato. La conclusione sarebbe conforme anche alla risoluzione 345/E/08 e alla circolare 26/E/16.

L’Agenzia nella risposta dà di fatto ragione all’istante, confermando che la doppia trasformazione della cedente non è interruttiva in relazione al calcolo dell’holding period valido ai fini Pex. In particolare, come motivato anche dall’istante, la risposta richiama la circolare 36/E/04, che al paragrafo 2.3.6 ha illustrato i riflessi delle operazioni straordinarie per ciò che concerne la Pex. In generale l’Agenzia ricorda che ai sensi di quel documento i conferimenti neutrali ex articolo 176 del Tuir consentono al conferitario di conteggiare l’holding period tenendo conto anche del periodo di detenzione già maturato in capo al conferente. Il passaggio successivo della circolare ha ampliato queste conclusioni anche alle operazioni di fusione e di scissione, che sono fenomeni successori in neutralità fiscale. La conclusione finale della risposta, non contenuta esplicitamente in precedenti documenti di prassi e perciò pregevole, va a ricomprendere anche le operazioni di trasformazione ex articolo 170 del Tuir, in cui l’holding period si conteggia sia sulla trasformata, sia sulla trasformanda.

Agenzia delle Entrate, interpello 70/2019

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©