Imposte

Life 2017 ai blocchi di partenza

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di Francesco Petrucci

Sono in rampa di lancio le call 2017 di Life , il programma europeo per il clima e l’ambiente. Il 28 aprile infatti la Commissione europea pubblicherà i nuovi inviti per accedere ai finanziamenti destinati ai progetti che promuovono le soluzioni migliori e le buone pratiche e che incoraggiano tecnologie innovative in materia ambientale.

Al momento si conosce solo lo stanziamento per i cosiddetti progetti tradizionali e cioé quelli di buone pratiche, progetti pilota, dimostrativi, iniziative di sensibilizzazione: si tratta di circa 260 milioni di euro, mentre per i progetti preparatori, integrati e di assistenza tecnica bisognerà attendere la pubblicazione ufficiale delle call.

Life finanzia diverse tipologie di progetti a partire da due sottoprogrammi: ambiente e azioni per il clima (il primo ha il 75% del budget, il secondo il 25%).

Nell’ambito dei due sottoprogrammi vi sono settori prioritari. Per il sottoprogramma ambiente gli ambiti chiave sono ambiente e uso efficiente delle risorse, natura e biodiversità, governance e informazione ambientale.

Nel sottoprogramma azioni per il clima sono prioritari la mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, governance e informazione in materia di clima. I progetti sono classificati come tradizionali, preparatori, integrati (fase I e II) e di assistenza tecnica.

Nei progetti tradizionali corsia preferenziale (con un bonus punti maggiore) verrà data ai progetti «close-to-market» cioè quelli che propongono nuove soluzioni dimostrative in grado di portare evidenti benefici ambientali e climatici, per esempio nel campo della gestione dei rifiuti, dell’economia circolare, dell’efficienza delle risorse, della mitigazione dei cambiamenti climatici, dell’acqua e che inoltre abbiano un livello di struttura tecnica e commerciale per potere essere attuati su scala industriale e commerciale durante la durata del progetto.

Queste tipologie di progetti «close to market» sono quelli per i quali la Commissione Ue pensa ci sarà il maggiore interesse da parte delle imprese private, sia quelle di piccola dimensione sia le grande industrie.

I progetti possono essere presentati da imprese, enti pubblici, organizzazioni senza scopo di lucro (comprese le organizzazioni non governative).

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