L'esperto rispondeImposte

Modificabile il regime Iva del contratto di locazione con il consenso di entrambe le parti

Nella locazione di immobili strumentali è possibile passare dal regime di esenzione all’assoggetamento ad Iva con effetto retroattivo

Anna Abagnale

La domanda

Una società acquista il 21 dicembre 2021 un immobile strumentale e contestualmente stipula, sempre con il notaio, il contratto di locazione i cui canoni sono stati concordati con il conduttore, anche esso società srl, in esenzione Iva. Il venditore dell’immobile strumentale fa la fattura in reverse charge. Questo fa scattare meccanismo del pro-rata. Il locatore ( acquirente) onde evitare di pagare un importo di Iva elevato in sede di Dichiarazione Iva, in accordo con il notaio e il conduttore, il 31 gennaio 2023 stipula un atto di modifica di contratto di locazione dove si scrive che «il conduttore e il locatore, con il presente atto dichiarano di optare sin dall’origine ( retrodatando quindi gli effetti) del contratto per l’imponibilità ad Iva dei canoni di locazione derivanti dal contratto di locazione stipulato in data 21 dicembre 2021. È corretto modificare l’opzione iniziale dell’esenzione Iva dei canoni di locazione con questa modifica retrodatata?
M. Z. - Foggia

Per le locazioni di immobili strumentali, l’articolo 10, n. 8, Dpr 633/1972 prevede ai fini Iva un generale regime di esenzione, salvo opzione per l’assoggettamento ad Iva, che il locatore dovrà espressamente manifestare nel relativo contratto. Secondo l’agenzia delle Entrate, con la circolare 22/E/2013, in riferimento ai contratti di locazioni di fabbricati ad uno strumentale afferma che «resta ferma, in linea generale, la possibilità di modificare il regime originariamente applicato in sede di ...