Adempimenti

Moratoria mutui prima casa compatibile con il fondo di garanzia

La correzione nella legge 27/2020 di conversione del decreto Cura Italia

ADOBESTOCK

di Giuseppe Latour

Ancora più spazio per le richieste di congelamento delle rate di mutuo prima casa. Dopo l’ampliamento del decreto liquidità (Dl 23/2020), la legge 27/2020 di conversione del decreto cura Italia (Dl 18/2020) porta ancora altre correzioni, che dovrebbero rendere la vita molto più facile a chi vorrà accedere alla moratoria.

Arriva, così, a compimento un lavoro di limatura che, nelle ultime settimane, ha cercato di rimuovere tutti i principali ostacoli presenti nella prima versione della moratoria, delineata già nei primi giorni dell’emergenza. Da quel passaggio ad oggi, sono arrivati infatti parecchi miglioramenti.

Il primo cambiamento inserito nella legge di conversione è che la soglia dei contratti che potranno sfruttare il Fondo Gasparrini (il plafond da 400 milioni di euro dedicato alle moratorie) viene elevata e sale da 250mila a 400mila euro. Si amplia, così, in modo sostanzioso il perimetro degli immobili agevolati. Che, comunque, dovranno essere l’abitazione principale del titolare del contratto.

L’altra novità, rilevantissima è che l’accesso al plafond diventa compatibile con il Fondo di garanzia per la prima casa. Si tratta di un cambiamento che apre la strada, soprattutto, ai più giovani che molto di frequente utilizzano la garanzia del Fondo. In questo modo, potranno anche sospendere la rata, per un periodo fino a 18 mesi, se incorrono in una delle situazioni di difficoltà previste dalla legge, anche in conseguenza dell’emergenza Covid-19.

Questa correzione viaggia insieme a un intervento del Dl 23/2020: l’articolo 12, comma 2 ha infatti previsto che, per un periodo di nove mesi dall’entrata in vigore del decreto (quindi, fino quindi al 9 gennaio 2021), l’accesso al Fondo Gasparrini sarà consentito anche nelle ipotesi di mutui in ammortamento da meno di un anno. Quindi, anche i contratti di finanziamento firmati dai più giovani rientrano a pieno titolo nel perimetro del plafond gestito da Consap.

Infine, c’è un’ultima novità recente. Nella nozione di lavoratore autonomo con accesso al Fondo - è stato chiarito dal Dl liquidità, allargando la definizione precedente - rientrano anche ditte individuali, commercianti, coltivatori diretti e artigiani. A loro, quindi, si applicherà il regime speciale già previsto per i professionisti, valido solo fino al 17 dicembre prossimo. Un regime adesso valido, come chiarisce Consap nelle sue note di spiegazione, per tutti i lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©