Imposte

Nei trasporti internazionali imponibilità sui sub-vettori

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di Benedetto Santacroce

Dal 1° gennaio 2022 il servizio di trasporto internazionale di beni e i relativi servizi di spedizione sono non imponibili solo nel rapporto diretto con il titolare del regime doganale di esportazione, importazione e transito.

Questo vincolo rispetto al committente, voluto dalla Corte di Giustizia Ue (causa C-288/16), e ora trasposto al comma 3 dell’articolo 9 del Dpr 633/72, rivoluziona le abitudini nel mondo della logistica, perché rende imponibile il trattamento di tutti i subappaltatori che intervengono a vario titolo nell’esecuzione del trasporto.

Ciò impone una sostanziale revisione dei contratti e della gestione delle fatture connesse. Si immagini, ad esempio, un esportatore che affida un trasporto di beni dall’Italia agli Usa a un vettore italiano, che a sua volta delega una tratta a un altro sub-vettore sempre italiano. La fattura che il primo vettore fa all’esportatore sarà non imponibile; al contrario, la successiva fattura del sub-vettore verso il primo vettore andrà assoggettata a Iva. Per fortuna, la norma opera solo per il futuro.

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