Nel regime forfettario il 38% delle nuove partite Iva del 2018
La transizione verso il regime forfettario è iniziata già negli ultimi mesi del 2018. È quanto emerge dalla rilevazione periodica sull’andamento delle partite Iva, pubblicata ieri dal ministero dell’Economia. Nel quarto trimestre dello scorso anno, quindi nel periodo che va da ottobre a dicembre, sono stati i 32.919 soggetti che hanno aderito al regime forfettario, pari cioè al 31,7% del totale delle nuove aperture. Si tratta di un aumento molto consistente: l’11,5% di adesioni in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
Non è il solo dato interessante dell’osservatorio. Nel quarto trimestre del 2018, infatti, sono state aperte complessivamente 103.720 nuove partite Iva: in questo caso, il confronto con il periodo corrispondente dell’anno precedente rivela una leggera flessione (-0,4%). Non si vede ancora, quindi, l’effetto dell’attivazione delle nuove norme introdotte dal decreto dignità (decreto legge n. 87/2018). A partire dal primo novembre, infatti, i limiti al rinnovo dei contratti a tempo determinato hanno portato un forte incentivo all’apertuta di partite Iva.
La distribuzione per natura giuridica di queste partite Iva mostra che il 63,7% delle nuove aperture è stato operato da persone fisiche, il 29,4% da società di capitali, il 5,2% da società di persone. Rispetto al quarto trimestre del 2017, il calo ha coinvolto tutte le principali figure giuridiche: le persone fisiche (-0,2%), le società di capitali (-2,2%), e le società di persone (-4,4%); da segnalare il considerevole aumento di aperture da parte di soggetti non residenti, concentrate in particolare nell’attività di commercio elettronico.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,3% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,3% al Centro e il 34,4% al Sud e Isole. In base alla classificazione per settore produttivo, invece, il commercio registra il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 23,2% del totale, seguito dalle attività professionali (11,7%) e dall’agricoltura (11,3%). Rispetto al quarto trimestre del 2017, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nella sanità (+9,3%), nelle attività finanziarie (+4,7%) e in quelle immobiliari ed artistiche (entrambe +3,3%). Il 45,2% delle nuove aperture, infine, è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 33,3% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni.