Niente tassazione per i «vecchi» incentivi comunitari
I contributi Cee percepiti prima del 1988 per l'incremento del consumo di olio d’oliva non rilevano ai fini reddituali. Intanto, in senso negativo, essi erano espressamente esclusi dalla normativa allora vigente sia tra i ricavi sia tra le altre voci ad essi assimilabili. In senso positivo, poi, la tassazione è stata introdotta solo dal nuovo Tuir con effetto dal 1° gennaio 1988 che ha espressamente previsto la tassazione dei contributi statali. Sono queste le conclusioni della sentenza n. 9041-15 della Cassazione (Presidente Cappabianca ,Relatore La Torre) depositata il 6 maggio scorso.
L’amministrazione tassa un olivicoltore per i contributi comunitari Aima percepiti in anni passati per favorire la produzione e consumo dell’olio. Un altalenante contenzioso di merito vede l’uomo vittorioso di fronte al giudice di 2° grado e da questo il ricorso per Cassazione proposto dall’amministrazione. Secondo la tesi erariale i contributi per l’aiuto alla produzione dell’olio d’oliva vanno inclusi tra i componenti positivi dei ricavi nella voce dei contributi in conto esercizio e, pertanto, vanno tassati.
La tesi viene però disattesa dalla Cassazione che respinge il ricorso dell’amministrazione per due motivi:
• in senso negativo, la norma allora vigente ratione temporis (Dpr 597/73) disponeva l’esclusione da tassazione dei contributi in conto esercizio dello Stato e degli altri enti pubblici, tra cui anche quelli Cee per l’aiuto alla produzione e al consumo dell’olio, perché:
1) espressamente esclusi dalla norma in quanto non compresi neppure tra le sopravvenienze attive;
2) neppure includibili nelle definizioni “residuali” di ricavi , quali il “valore normale” dei beni assegnati al titolare od ai soci od altre finalità estranee;
• in senso positivo, la tassazione è stata prevista solo successivamente ad opera del Dpr 917/86, in vigore dal 1° gennaio 1988, che ha incluso i contributi in conto esercizio dello Stato e di altri enti pubblici spettanti a norma di legge tra i ricavi, in quanto inclusi nella lettera f) del comma 1 dell’articolo 53,cioè i contributi in conto esercizio dello Stato e di altri enti pubblici spettanti a norma di legge.
Cassazione, sez. tributaria, sentenza 9041, depositata il 6 maggio 2015