Controlli e liti

Plusvalenze da cessione, stop all’induttivo in base all’imposta di registro

Per la Cassazione l’esistenza di un maggior corrispettivo non può essere presunto soltanto sulla base del valore (anche se dichiarato o accertato) ai fini dell’imposta di registro

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di Federico Gavioli

Per la tassazione delle plusvalenze per le cessioni di immobili e di aziende nonché per la costituzione e il trasferimento di diritti reali sugli stessi, l’esistenza di un maggior corrispettivo non può essere presunto soltanto sulla base del valore, anche se dichiarato o accertato, ai fini dell’imposta di registro ovvero ai fini delle imposte ipotecaria e catastale. Ad affermarlo è l’ordinanza 8386/2024 della Cassazione, che ha accolto il ricorso di un contribuente nei confronti delle Entrate.

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