Progetti per ambiente e clima, bando Life da 281 milioni
Aperto un bando con una dotazione da 281 milioni di euro. Vale tanto la prossima scadenza del programma Life, lo strumento di finanziamento dedicato all’ambiente e al clima che, nel corso degli ultimi decenni, ha fortemente favorito progetti verdi negli Stati membri dell’Unione europea.
Senza dimenticare che, nei prossimi anni, per questo tipo di azioni le risorse a disposizione saranno comunque molte. La dotazione rimanente fino al 2020 è, infatti, di 1,66 miliardi di euro. E, per il periodo 2021-2027, è stata approvata una proposta di finanziamento pari a 7,3 miliardi di euro.
I progetti premiati
Pochi giorni fa a Bruxelles sono stati premiati alcuni progetti Life conclusi recentemente che sono, in qualche modo, esemplari. Tra i finalisti, il progetto Life Wolfalps, che ha ridotto i danni e i conflitti dovuti alla naturale espansione del lupo sulle alpi in Italia, Francia e Slovenia; il progetto spagnolo Life Agrointegra, che ha dimostrato la possibilità di dimezzare l’uso dei pesticidi per contrastare i parassiti in agricoltura, utilizzando predatori naturali, colture di copertura e altri metodi; il progetto Life green gas network, che in Lombardia ha ridotto del 6% le perdite di gas serra dalle reti di distribuzione di gas, con un nuovo sistema di gestione della pressione.
Lo strumento
Il programma Life, come detto, è lo strumento di finanziamento dell’Ue per l’ambiente e il clima che dal 1992 ha cofinanziato circa 5mila progetti. La dotazione rimanente fino al 2020 è di 1,66 miliardi di euro ma, per il periodo 2021-2027, lo scorso aprile il Parlamento europeo ha approvato una proposta di circa 7,3 miliardi, che amplia i temi ammessi all’energia pulita.
La chiamata in corso
Il bando aperto ha una dotazione complessiva di 281 milioni di euro, dei quali circa 224 per l’ambiente e 57 per il clima, con un tasso di cofinanziamento massimo compreso tra il 55 e il 75%.
Per entrambe le tematiche il bando prevede due tipologie di progetti: i progetti tradizionali, come quelli premiati recentemente e che hanno la dotazione maggiore, e i progetti integrati, cioè progetti a scala regionale o sovraregionale che migliorino la governance di un tema ambientale integrando varie fonti di finanziamento.
Eccetto che per i progetti tradizionali sul clima, il bando 2019 prevede due fasi di invio, entrambe tramite il sistema online Eproposal. La prima consiste nell’invio di una sintesi progettuale in inglese (concept note) di dieci pagine che comprenda la descrizione del problema individuato, gli obiettivi del progetto, il partenariato, la lista delle azioni proposte e un budget di massima.
La procedura
Nel caso di una valutazione positiva, la cui notifica giungerà in ottobre 2019, i proponenti verranno invitati a partecipare alla seconda fase che richiede di elaborare e inviare entro febbraio 2020 il progetto completo (full proposal, normalmente di non meno di 60 pagine ma spesso di 100 pagine e oltre a seconda della grandezza del progetto) in una delle lingue ufficiali della Ue.
Nel caso di progetti tradizionali sul clima, il bando prevede solamente l’invio di una proposta completa entro il 12 settembre 2019. L’impatto positivo sull’ambiente rispetto al costo è uno dei principali parametri preso in considerazione per la valutazione dei progetti, oltre ovviamente alla qualità tecnica e alla coerenza con le tematiche «favorite» da un punteggio maggiore (topic) indicate nel bando annuale.
Le materie
Tra i topic di quest’anno del tema ambiente, troviamo alcuni molto attuali relativi all’acqua come le inondazioni, la siccità, l’inquinamento, l’ambiente marino e costiero, i rifiuti in mare, la gestione delle acque reflue e varie tematiche relative ai rifiuti quali la prevenzione, il riutilizzo, il riciclo, i rifiuti elettronici, plastici e organici, oltre alla gestione delle foreste, la riduzione del rumore in aree urbane e la mobilità sostenibile.
Per il tema natura saranno graditi anche progetti sugli impollinatori o sulla gestione privata dei terreni, che afferiscano a vari topic tra cui quelli legati al miglioramento della rete di aree naturali protette Natura 2000 o di specie in pericolo, all’ambiente marino, alle infrastrutture verdi, alle specie invasive o all’integrazione della biodiversità nelle decisioni economiche.
Per quanto riguarda i progetti sul clima, le novità di questo bando riguardano tra l’altro il miglioramento della resilienza delle infrastrutture pubbliche ai cambiamenti climatici, il miglioramento di sistemi di drenaggio rurali e urbani, la prevenzione dell’intrusione del cuneo salino nelle aree costiere, l’adattamento dell’agricoltura al cambio climatico e il contenimento delle specie aliene favorite dal cambio climatico.