Redditometro, la donazione del suocero non blocca la rettifica
Le somme elargite dal suocero non sono sufficienti a giustificare il maggior reddito rideterminato sinteticamente nei confronti del contribuente sottoposto ad accertamento redditometrico. Ciò in considerazione del fatto che le maggiori spese possono essere giustificata con contributi da parte del nucleo familiare di cui il suocero, però, anche se convivente, non può farne parte. A confermare questo indirizzo interpretativo è la Cassazione con l'Ordinanza n. 21334 di ieri.
La vicenda riguarda l'impugnazione di un avviso di accertamento con cui l'ufficio accertava sinteticamente il reddito del contribuente desunto sulla base della discordanza tra il reddito dichiarato e le spese sostenute per l'acquisto di due autovetture, una moto e un immobile.
Con il ricorso in Cassazione il contribuente censurava la sentenza impugnata nella parte in cui i Giudici di secondo grado avevano ritenuto che gli elementi indicatori di capacità contributiva erano da considerarsi come presunzioni legali, anziché semplici. In pratica, il contribuente lamentava che la disponibilità finanziaria per l'acquisto dei beni indice era giustificata dalle somme ricevute dal suocero.
Preliminarmente la Corte ricorda che il contribuente, al fine di superare la prova contraria all'accertamento sintetico, che si basa su una presunzione legale relativa, ha l'onere di dimostrare, attraverso idonea documentazione, comprovante l'entità e il possesso, che il maggior reddito è costituito da redditi esenti o soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta.
Sennonché, proseguono i Giudici, ai fini della prova liberatoria, solo i redditi derivanti dal nucleo familiare possono essere presi in considerazione.
Pertanto, secondo la Cassazione, la prova contraria di cui è onerato il contribuente non può essere limitata alla sola dimostrazione di apporti di terzi, ma è necessario che quest'ultimi facciano parte del nucleo familiare in senso stretto all'interno del quale possono essere ricompresi solamente i coniugi conviventi e i figli.