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Ricerca scientifica, ai nastri la «call» su Ict, energia e salute

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di Gianluigi Di Bello e Marta Calderaro *

Tra gli strumenti più significativi utilizzati dalla Ue per finanziare la ricerca scientifica , le FET Flagships meritano senz’altro un richiamo specifico. Pensate come progetti di ricerca a lungo termine e su vasta scala, le FET Flagships hanno l’obiettivo di farsi carico delle maggiori sfide scientifiche e tecnologiche dei prossimi decenni attraverso un approccio multidisciplinare.

Grazie ad un miliardo di budget complessivo e una durata prevista di dieci anni – quest’ultime rappresentano l’azione più ambiziosa del programma FET (tecnologie future ed emergenti all’interno del pilastro «Eccellenza scientifica» di Horizon 2020, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione che copre la programmazione 2014-2020).

Nelle intenzioni della Commissione europea, le Flagships – riunendo sotto un ombrello comune università , enti di ricerca , industrie grandi, medie e piccole – sono destinate ad avere un impatto considerevole sull’economia europea del futuro, trasferendo i progressi scientifici sul mercato e creando nuove opportunità d’innovazione. Novità importanti riguardanti le Flagships troveranno sicuramente spazio nel programma di lavoro FET 2018-2020 di Horizon 2020, in via di definizione in queste settimane a Bruxelles e la cui pubblicazione è prevista per il prossimo ottobre. Dati per certo il proseguimento delle due Flagships attuali e il lancio di una terza iniziativa che avrà come oggetto le tecnologie quantistiche: i maggiori interessi del mondo della ricerca scientifica e dell’industria si stanno concentrando sulle azioni preparatorie per le Flagships future.

L’obiettivo della Commissione consiste nel lanciare azioni di coordinamento e supporto (Csa) con l’intento di contribuire al processo di selezione delle nuove Flagships. L’invito a presentare proposte progettuali («call for proposals») – il programma di lavoro sarà probabilmente pubblicato a settembre-ottobre 2017– selezionerà dalle quattro alle sei azioni preparatorie per un budget complessivo di sei milioni di euro, a partire dal 2019 per poter essere completate nei primi mesi del 2020.

Le proposte dovranno contenere la descrizione di un potenziale progetto Flagship inerente una delle tre macro-aree individuate (Ict per società connesse, salute e scienze della vita, energia-ambiente e cambiamento climatico) e illustrare come l’idea iniziale si strutturerà sia dal punto di vista scientifico e tecnologico che manageriale nel corso dei dodici mesi di azione preparatoria, in vista del lancio della futura Flagship di durata decennale. Al termine di questo processo, Bruxelles selezionerà un quarto e probabilmente un quinto progetto Flagship pronti per essere lanciati nel prossimo decennio con l’avvio del «Nono programma quadro» . L’Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre) – in qualità di ente ospitante dei Punti di contatto nazionale del programma europeo Horizon 2020 – cerca di rispondere, attraverso l’assistenza, l’informazione e la formazione dei proponenti italiani nella formulazione delle proposte.

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