Rottamazione: domande e risposte
•Possono accedere alla rottamazione bis tutti i soggetti che, avendo un carico affidato all’agente della riscossione alla fine del 2016, non hanno aderito alla precedente procedura di definizione agevolata?
No, l’articolo 1 del Dl 148/2017, non ha introdotto una riapertura generalizzata dei termini della definizione agevolata ma consente l’accesso ai medesimi benefici solo in specifiche situazioni. Per un eventuale ampliamento occorrerà attendere la conversione in legge.
•È possibile dedurre dall’importo della definizione agevolata tutte le somme pagate precedentemente?
No, la deduzione è ammessa solo con riferimento agli importi pagati a titolo di capitale e interessi affidati all’agente della riscossione, oltre alle spese di notifica della cartella e per procedure esecutive. Non sono pertanto deducibili né le sanzioni, né gli interessi di mora, né gli interessi da dilazione. L’aggio di riscossione da pagare è calcolato sull’importo derivante dalla rottamazione.
•In caso di decadenza dalla rottamazione non è consentito dilazionare il debito residuo. Ci sono eccezioni a tale divieto?
La prima eccezione riguarda i casi in cui al momento della presentazione della domanda non erano ancora decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. In questo caso, la dilazione è sempre possibile, qualunque sia il momento di decadenza dalla rottamazione. Inoltre, se alla data della domanda esisteva una dilazione pendente, è possibile non versare la rata di luglio 2018 e riprendere le rate precedenti. Il debito residuo verrà suddiviso nel numero di rate non pagate del piano originario.
•È possibile pagare la rottamazione con la compensazione con crediti d’imposta?
Il versamento delle somme della definizione non può avvenire con il modello F24. Ne consegue che non è ammessa la compensazione con i crediti d’imposta. Per gli affidamenti eseguiti sino al 31 dicembre 2016 è invece possibile effettuare la compensazione con crediti verso la Pa per appalti e forniture, in base al decreto del ministero dell’Economia del 9 agosto scorso.
•È possibile definire le ingiunzioni di pagamento notificate nel periodo da gennaio a settembre 2017 da parte dei Comuni che non si avvalgono di agenzia delle Entrate-Riscossione?
No, la versione entrata in vigore del decreto fiscale (Dl 148/2017) non ha previsto l’ampliamento della definizione agevolata delle ingiunzioni dei comuni, relative a tributi locali o multe stradali.