Adempimenti

Scelte «artigianali» per il modello Redditi

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di Giorgio Gavelli

La scadenza del 31 ottobre per la presentazione della dichiarazione dei redditi rende urgente definire le ultime questioni in sospeso sulla corretta compilazione dei quadri.

Per le società di capitali uno dei dubbi più diffusi riguarda il quadro RS (prospetto del capitale e delle riserve, righi RS130-RS141) e in particolare la collocazione delle movimentazioni del patrimonio netto determinate dall’applicazione delle nuove regole civilistiche contenute nel decreto legislativo 139/2015 . Molte delle novità, infatti, hanno inciso sul patrimonio netto delle società, attraverso scritture contabili a cui le società Oic-adopter non erano certo abituate. Si pensi a:

la comparsa delle riserve con segno negativo (per azioni proprie o per copertura di flussi finanziari attesi con riduzione di fair value);

l’eliminazione di poste patrimoniali per cancellazione di spese di ricerca e pubblicità non più capitalizzabili;

le movimentazioni del netto per effetto della correzione di errori contabili rilevanti in bilanci pregressi.

Il prospetto contenuto nel modello dichiarativo 2017 è analogo a quello dello scorso anno, per cui risulta assolutamente inadatto per affrontare le movimentazioni del patrimonio netto legate alla riforma civilistica.

Vediamo i dubbi principali che vengono segnalati.

Una prima voce del tutto peculiare è quella riguardante la riserva (negativa) per azioni proprie. Le società che le possedevano già prima del 2016 hanno eliminato l'importo precedentemente iscritto nell'attivo patrimoniale e, corrispondentemente, creato la riserva negativa (voce A.X). In parallelo, hanno liberato la riserva preesistente. Quest’ultima rilevazione non dovrebbe aver effetto nel prospetto dichiarativo (il vincolo era di natura civilistica, non fiscale) ma come esporre la nuova riserva negativa? L'incongruità del prospetto rende possibile più comportamenti:

la non iscrizione della riserva;

l’utilizzo della colonna “decrementi” con riduzione delle riserve preesistenti (basandosi sul fatto che la Relazione illustrativa all’articolo 13-bis decreto legge 244/2016 prevede che la nuova rilevazione delle azioni proprie “realizza, di fatto, una restituzione di conferimenti ai soci, con effetti in termini di riduzione del patrimonio sociale”);

l’aggiustamento diretto della colonna “saldo iniziale”. Quest'ultimo comportamento richiama quanto sostenuto dalle istruzioni per i soggetti che passano agli Ias, con riferimento alle variazioni di patrimonio netto rilevate nello stato patrimoniale di apertura del primo bilancio d'esercizio redatto secondo tali principi.

L’utilizzo della colonna “decrementi” o l’aggiustamento diretto del saldo iniziale sembrano le alternative possibili anche per la riduzione del netto dovuta all'eliminazione delle spese di pubblicità e ricerca, mentre l'impatto della correzione degli errori rilevanti dovrebbe aggiustarsi da sé, in considerazione della necessità di presentare dichiarazioni integrative per attribuire valenza fiscale alla correzione.

Infine, per la riserva a copertura di flussi finanziari attesi (voce A.VII, con segno positivo o negativo) occorre agire con incrementi o decrementi, a meno che non si sposi la tesi della irrilevanza (ai fini del prospetto) delle riserve con segno negativo. In considerazione dell’assenza assoluta di chiarimenti, è importante che:

non vegano nei prossimi anni in alcun modo applicate sanzioni sulle modalità di compilazione del prospetto;

il prossimo modello dichiarativo consenta di allocare correttamente le nuove voci patrimoniali qualunque sia stata il comportamento compilativo posto in essere dalla società nel modello Redditi 2017.

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