Imposte

Sicilia, 70 milioni per Pmi hi-tech

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di Donata Marrazzo

Settanta milioni di euro destinati alle Pmi e ai professionisti siciliani. Il bando , di prossima apertura (domande dal 2 al 12 ottobre) riguarda aziende singole o associate - anche associazioni, fondazioni, istituzioni di carattere privato e professionisti - di cui si intende promuovere la competitività. E sostenere l’ upgrade tecnologico . Lo dispone la deliberazione n. 70 della Giunta regionale del 23 febbraio 2017. In attuazione dell’Asse 3 (azione 3.1.1_02) del Por Fesr Sicilia 2014-2020 cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.

Le priorità

In coerenza con la Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente, i progetti ammessi prevedono l’aggiornamento tecnologico nei settori produttivi tradizionali, ma sarà data priorità in particolare allo sviluppo di modelli di business che comportino la riduzione degli impatti ambientali e quelli maggiormente inclusivi, ovvero a progetti che prevedano esplicitamente principi di non discriminazione, che garantiscano l’accessibilità a persone con disabilità. Inoltre, fra i programmi ammissibili, quelli finalizzati all’ampliamento della gamma di prodotti e servizi meno esposti alla concorrenza internazionale, l’adozione di nuovi modelli organizzativi, il miglioramento della sicurezza delle imprese, l’attivazione di relazioni stabili con altre aziende (collaborazione duratura e strutturata tra gruppi di imprese organizzate su base territoriale, settoriale e di filiera, formalizzata mediante la costituzione del raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) e dell’associazione temporanea di scopo (Ats), per consentire in forma aggregativa la sopravvivenza delle Pmi sul mercato.

Contributi per Mpmi

Le risorse finanziarie potranno essere integrate mediante eventuali dotazioni aggiuntive. Il contributo in conto capitale finanzia il 45% delle spese per le micro e piccole imprese. Un massimo del 35% per le medie imprese. Il finanziamento sarà erogato con un’anticipazione del 40%, dietro presentazione di fideiussione. A stato di avanzamento lavori, fino a un massimo del 90% del contributo e infine il saldo. L’erogazione del contributo può anche avvenire esclusivamente in base alla realizzazione del progetto, senza la necessità dell’anticipazione e della fideiussione.

Requisiti necessari

Necessario, per l’ammissibilità del progetto, dimostrare di aver provveduto al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, di essere in regola con la normativa antimafia e di possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare pari al 55% nel caso di micro e piccole imprese, al 65% per le medie. Una condizione che dovrà essere comprovata dagli indici di bilancio, allegati alla domanda di partecipazione. La sede o l’unità produttiva destinataria dell’intervento dovrà essere nel territorio regionale: questo requisito deve sussistere al momento del primo pagamento dell’aiuto concesso a titolo di anticipo o pagamento intermedio o saldo.

Massimali dell’investimento

I massimali dell’investimento, realizzato e localizzato in territorio siciliano, è compresa tra i 250.000 euro e i 4 milioni. L’avvio del progetto è previsto solo dopo la presentazione della domanda di contributo. Realizzazione in 18 mesi, pena la revoca del contributo concesso. Ammesse all’agevolazione (dal giorno successivo alla presentazione della domanda) le spese per l’acquisto dei terreni (10% dell’investimento), degli immobili, le opere murarie, impianti, macchinari e attrezzature, brevetti, licenza e know how, servizi di consulenza (15.000 euro).

Le agevolazioni non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, per le stesse spese ammissibili. L’attribuzione delle risorse prevede una procedura valutativa a sportello (entro i 240 giorni dalla scadenza).

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