Imposte

Super Ace, doppio calcolo per determinare la riserva

Primo passo l’ammontare della rivalutazione divenuto «utile realizzato»

di Luca Gaiani

La super Ace sulla rivalutazione si quantifica correlando i maggiori ammortamenti con quanto fu destinato a riserva, e dunque al netto della corrispondente imposta sostitutiva del 3%. Per applicare l’agevolazione introdotta dal decreto Sostegni-bis, alla luce dei chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate il 27 gennaio scorso durante Telefisco 2022, l’importo della riserva da considerare «realizzato» va calcolato sulla base del 97% dell’ammortamento. Con l’apertura ministeriale, un milione di ammortamenti genera super-Ace su 970mila euro e un risparmio fiscale di quasi 35mila euro.

Rivalutazione e Ace 2021

Le imprese che hanno rivalutato i beni nel bilancio 2020 possono usufruire, nella chiusura dei conti 2021, del beneficio della super Ace come indicato nella risposta delle Entrate a Telefisco 2022. L’Agenzia ha definitivamente chiarito che lo stanziamento di quote di ammortamento sui maggiori valori determina un corrispondente transito della riserva di rivalutazione dal gruppo delle riserve di utili non disponibili (derivanti da processi valutativi) a quello delle poste formate con utili«realizzati», con il conseguente computo ai fini della base Ace. La quota di ammortamento stanziata nel 2021 “libera” a questi fini una quota parte di riserva che, nei limiti della soglia di 5 milioni di euro, può essere conteggiata per la super Ace 15%. Per la parte eccedente, la riserva liberata sarà agevolata all’1,3%. Il descritto transito, va sottolineato, ha un impatto puramente extracontabile, cioè non comporta alcuna riclassificazione o ridenominazione della posta nello stato patrimoniale.

Per determinare correttamente l’ammontare della riserva che, in quanto transitato nella classe di utili «realizzati», genera importi rilevanti per l’Ace, è necessario svolgere un doppio calcolo.

Il maggiore ammortamento

In primo luogo, si deve stabilire l’ammontare della rivalutazione che è divenuto «utile realizzato» per effetto dell’ammortamento. Non rileva, come affermato nella risposta 889/2021, l’importo dedotto fiscalmente, ma soltanto quello iscritto nel conto economico. Quindi, ad esempio, chi ha rivalutato il marchio e ammortizza la rivalutazione in 20 anni, considera la quota del 5% anche se la deduzione è limitata al 2 per cento (50 anni).

Le imprese che hanno imputato la rivalutazione all’attivo calcolano l’importo moltiplicando il maggior valore per il coefficiente di ammortamento (si veda l’esempio nel box a lato). Se invece si era portata la rivalutazione a riduzione del fondo, mantenendo il medesimo coefficiente percentuale, la quota da considerare è solo quella che si genera dopo aver ultimato l’ammortamento sul costo storico. Se l’ammortamento era già terminato entro il 2020, tutta la quota 2021 è rilevante. Diversamente, si dovrà attendere l’anno in cui comincerà a transitare a conto economico il nuovo valore. Più in generale, la quota da assumere nel calcolo è data dalla differenza tra l’ammortamento 2021 dei cespiti rivalutati e quello che si sarebbe generato in assenza di rivalutazione.

Riserva al 97%

Dopo aver quantificato l’ammortamento da rivalutazione, occorre correlarlo con il corrispondente importo della riserva, la quale era stata iscritta al netto dell’imposta sostitutiva del 3%. Applicando per analogia i principi contenuti nel punto 4.5. della Guida Oic 4 alla distribuzione delle riserve in ambito Ifrs (citata dalla risposta 889/2021), la quota di riserva di rivalutazione che si considera «realizzata» e dunque valida per la super Ace, sarà pari al 97% del maggior ammortamento. In questo modo, quando la rivalutazione sarà stata interamente imputata al conto economico, l’esatto importo della riserva sarà transitato nel gruppo delle poste «realizzate» (rilevante per l’Ace).

Il chiarimento sulla super Ace vale, per importi di riserva liberata fino a 5 milioni, un risparmio di Ires del 3,6%, mentre per l’eccedenza sulla soglia si scende allo 0,312%. Ad esempio, se nel conto economico 2021 sono stati imputati maggiori ammortamenti da rivalutazione per 9 milioni, la riserva verrà «realizzata» per 8.730.000 (97%), con una super Ace di 750.000 (minor Ires di 180.000, apri al 3.6% di 5 milioni) e un’agevolazione ordinaria di 48.490 (1,3% di 3.730.000) e un ulteriore risparmio di 11.638 (pari allo 0,312% di 3.730.000).

IL TRANSITO DELLA RISERVA NELLA BASE ACE

Esempio 1

Rivalutazione imputata all'attivo
Alfa Spa ha operato, nel bilancio al 31/12/2020, la rivalutazione di un fabbricato per 1.500.000 euro portando il valore dell'attivo da 1.700.000 euro a 3.200.000 euro.
Il fondo di ammortamento al 31/12/2020 era pari a 1.674.500 euro. Residuo da ammortizzare ante rivalutazione 25.500 euro.
Il coefficiente di ammortamento è il 3%
Nel conto economico 2021, la quota di ammortamento sarà pari a 96.000 euro, di cui 45.000 (3% di 1.500.000) riferiti alla rivalutazione (quota rilevante ai fini della liberazione della riserva).L'importo della riserva che si considera “realizzato” e dunque rilevante per l'Ace è pari a (45.000 x 97%) = 43.650
La super-Ace corrispondente è pari a (43.650 x 15%) = 6.547

Esempio 2

Rivalutazione imputata al fondo ammortamento
Riprendendo l'esempio precedente, si supponga che la rivalutazione venga imputata a riduzione del fondo ammortamento (portandolo da 1.674.500 a 174.500 euro) lasciando invariato il valore attivo di 1.700.000.
La quota di ammortamento 2021 resta invariata rispetto al 2020 ed è pari a (1.700.000 x 3%) = 51.000Questa quota di 51.000 euro è riferita al costo storico per 25.500 euro (pari al residuo da ammortizzare ante rivalutazione) e alla rivalutazione per ulteriori 25.500 euro.
L'importo della riserva che si considera “realizzato” e dunque rilevante per l'Ace è pari a (25.500 x 97%) = 24.735
La super-Ace corrispondente è pari a (24.735 x 15%) = 3.710

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©