Superammortamento dieci volte più conveniente
Calcoli complessi e benefici modesti dalla mini Ires del 15% per gli investimenti in beni strumentali. Secondo le bozze del Ddl di bilancio l’imponibile su cui spetta la riduzione dell’aliquota Ires, per la parte derivante da investimenti, è costituito dagli ammortamenti dedotti sui beni nuovi dell’esercizio. Il bonus tenderà a oscillare tra lo 0,6% e l’1% del costo dei beni, contro il 7,2% del superammortamento (si vedano gli esempi).
La mini Ires del 15% per gli utili reinvestiti, in presenza di investimenti e incremento occupazionale, è caratterizzata da un meccanismo estremamente complesso. Le variabili in gioco per quantificare l’imponibile agevolato, sono due: investimenti che generano un maggior valore ammortizzabile rispetto al saldo di fine 2018 e incremento del costo del personale. La somma di questi importi costituisce l’agevolazione in presenza di utili accantonati a riserva di importo non inferiore. Dalla lettura della norma si apprende che, in realtà, il dato da considerare non è tanto l’ammontare dei nuovi investimenti, quanto la sola quota di ammortamento del primo anno. La disposizione prevede infatti, per ogni esercizio a partire dal 2019, una quantificazione pari al minore importo tra l’ammortamento dedotto nell’anno su beni nuovi agevolati (esclusi immobili e auto in benefit a dipendenti) e l’incremento del valore residuo da ammortizzare rispetto al 2018, calcolato senza includervi la quota di ammortamento agevolata dell’anno. Dunque, la deduzione sui nuovi investimenti spetta una sola volta e nell’anno di entrata in funzione del bene quando il coefficiente di ammortamento è dimezzato.
Secondo gli esempi in alto, nel secondo anno la quota di ammortamento non genera più reddito agevolato, non trattandosi di quota stanziata su beni nuovi, ma concorre a ridurre il valore dei beni ammortizzabili da utilizzare per definire l’incremento che costituisce il tetto massimo alla agevolazione. Secondo questo meccanismo, il reddito ad aliquota 15% sarà pari – una tantum - alla metà del coefficiente di ammortamento. Su tale importo si applicherà l’Ires. Considerando coefficienti variabili tra il 12% e il 25% (dimezzati nel primo anno), il bonus, su 100 euro di costo di investimento, finisce per essere compreso tra 0,54 e 1,12. Molto meno del superammortamento che, ancorché spalmato sull’intero arco di ammortamento, genera un tax saving anche dieci volte superiore (7,2%).