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Superbonus, la detrazione può passare alla moglie del contribuente incapiente

È necessario aggiungere sulle fatture (anche a posteriori) i dati identificativi del familiare cui attribuire la spesa. Non va aggiornata la comunicazione inviata all’Enea

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di Marco Zandonà

La domanda

Sono proprietario esclusivo di un’abitazione unifamiliare, prima casa, sulla quale ho eseguito i lavori di riqualificazione energetica col Superbonus 110%. Sono pertanto a mio nome tutte le comunicazioni ad Enea, le fatture e i bonifici. Ho già ceduto il 1° e 2° sal a Poste Italiane nel 2022, raggiungendo il plafond previsto (150K €). Ora vista l'impossibilità di effettuare la cessione del sal finale a Poste o Banche, vorrei portarlo in detrazione, ma fra un anno andrò in esodo dal lavoro, perdendo la capienza Irpef e quindi la possibilità di detrarlo interamente. Rimarrebbe la possibilità prevista dalla circolare 28/E/2022 di indicare nelle fatture, mediante annotazione, il nome di mia moglie (o mio figlio), peraltro cointestataria del conto corrente utilizzato per i bonifici. Il dubbio che ho riguarda lo schema di pagina 24 della circolare 28/E, ove si parla di "Aventi diritto A+B". Io e mia moglie (anche mio figlio) siamo tutti astrattamente legittimati, in base alle norme, ma nel concreto soltanto io ho fatto la comunicazione ad Enea i bonifici ecc. Gli aventi diritto sono anche loro? Secondo lo spirito della norma direi di si, poichè familiari, annotandolo come detto.
L. S. - Anzio

La risposta è affermativa. In quanto decisione di una attribuzione delle spese a un familiare sopraggiunta rispetto al momento di sostenimento delle spese, la comunicazione all’Enea non deve esser integrata in quanto presentata correttamente preventivamente alla cessione del credito dei primi due sal. Come precisato nella circolare 17/E del 2023, la detrazione del 110% (articoli 119 e 121 del Dl 34/2020, convertito in legge 77/2020), compete anche ai familiari del possessore o del detentore dell’...