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Tari, nel calcolo della tariffa 2022 più peso al trattamento dei rifiuti

Arera punta a valorizzare recupero e riciclo penalizzando le discariche

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di Giuseppe Debenedetto

Dal 2022 il nuovo metodo tariffario Tari, oltre a spazzamento, raccolta e trasporto, agirà anche sul trattamento dei rifiuti, valorizzando recupero e riciclo e penalizzando le discariche. Lo prevede il Mtr-2 disciplinato dalla deliberazione 363/2021 dell’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), riguardante il secondo periodo di regolazione tariffaria per il settore rifiuti, valido dal 2022 al 2025.

Si conclude così il procedimento per la definizione del nuovo metodo tariffario rifiuti, avviato dall’Arera con la deliberazione 138 del 30 marzo 2021 e proseguito con i documenti di consultazione n. 196 del’11 maggio 2021 e 282 del 2 luglio 2021, quest’ultimo contenente gli orientamenti finali con termine invio osservazioni entro il 18 luglio 2021. Anche l’Anci-Ifel ha fornito il suo contributo inviando le osservazioni puntuali al documento di consultazione 282/2021 e successive integrazioni del 30 luglio scorso.

Dall’anno prossimo i Comuni e i gestori del servizio rifiuti dovranno pertanto attenersi alle nuove prescrizioni nella redazione dei piani finanziari, propedeutici per l’approvazione delle tariffe Tari.

Il nuovo Mtr-2 contiene numerose novità che ampliano il perimetro di controllo della filiera e di conseguenza il numero di soggetti interessati, regolando in particolare anche le tariffe di accesso agli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani. Si arriva, cioè, fino al “cancello” di impianti e di discariche, prevedendo una programmazione quadriennale, premiando il ricorso ad impianti di trattamento che valorizzino i rifiuti e penalizzando decisamente il conferimento in discarica.

Inoltre il secondo periodo di regolazione include variabili di calcolo che tengono conto dei più recenti elementi normativi europei e nazionali, che hanno modificato la classificazione dei rifiuti (il Dlgs 116/2020) e gli obiettivi ambientali nel corso di questi anni, il tutto in conformità al principio «chi inquina paga» e senza ignorare il collegamento con il Pnrr.

Sono previsti anche snellimenti procedurali, come l’aggiornamento del piano finanziario a cadenza biennale, ferma restando la possibilità di intervento in qualsiasi momento qualora ritenuto necessario.

Per il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, l’introduzione della regolazione degli impianti rappresenta un elemento di assoluta novità. Il nuovo Mtr-2 è uno strumento flessibile che consente, agli Enti territorialmente competenti e agli operatori, di fornire agli utenti servizi adeguati a costi sostenibili e l’Autorità è pronta ad intervenire nei casi di inerzia nell’applicazione del metodo.