Terzo settore, impresa sociale «trasversale» nel modello Redditi 2018
Pubblicati sul sito internet dell’agenzia delle Entrate i nuovi modelli dichiarativi per il 2018. Dopo le bozze dello scorso 23 gennaio, sono disponibili le versioni definitive di moduli e istruzioni che persone fisiche (Pf), società di persone (Sp), società di capitali (Sc) ed enti non commerciali (Enc) dovranno utilizzare nella prossima stagione dichiarativa, per i redditi 2017.
Tra le tante novità di quest’anno, oltre al differimento del termine per la presentazione telematica della dichiarazione al 31 ottobre (anziché 30 settembre), fa il suo debutto nei modelli l’impresa sociale di cui al Dlgs n. 112/2017, che prima era esclusa per mancanza di uno specifico regime tributario agevolato. Per consentire di applicare la nuova disciplina, nel frontespizio delle dichiarazioni Sp, Sc e Enc è inserita un’apposita casella «Impresa sociale», che dovranno barrare tutti gli enti che assumono questa qualifica.
Si tratta, in particolare, degli enti privati, costituiti anche in forma societaria, che esercitano un’attività di impresa di interesse generale in conformità alle disposizioni del decreto, nonché degli enti religiosi civilmente riconosciuti, che applicano la normativa sull’impresa sociale limitatamente alle attività di interesse generale svolte con le modalità di cui all’articolo 1, comma 3, del Dlgs n. 112/2017.
Con i nuovi modelli, questi soggetti potranno beneficiare della detassazione degli utili e degli avanzi di gestione di cui all’articolo 18 compilando gli appositi quadri della dichiarazione dei redditi con gli importi che sono stati destinati a riserva indivisibile in sospensione d’imposta o ad aumento gratuito di capitale. Tuttavia, si ricorda che l’efficacia di questa agevolazione è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea, richiesta a cura del ministero del Lavoro e delle politiche sociali (articolo 18, comma 9). Pertanto, il flag per l’impresa sociale e la compilazione dei campi reddituali sarà possibile solo se alla scadenza del termine per la presentazione sarà intervenuta detta autorizzazione.
Per quanto riguarda gli altri aspetti, che pure sono stati interessati dalla riforma del Terzo settore, nei modelli Pf, Sp e Sc rimangono invariati gli spazi per indicare l’ammontare delle erogazioni liberali effettuate a favore di onlus, organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps), che beneficiano della detrazione e/o deduzione in base alle vecchie disposizioni (ad esempio, la cosiddetta «più dai meno versi»).
Le agevolazioni in materia di erogazioni liberali introdotte dal Codice del Terzo settore sono applicabili limitatamente a questi soggetti dal primo gennaio 2018, per cui un adeguamento a queste novità sarà possibile solo con i modelli dichiarativi 2019. Allo stesso modo, nella dichiarazione Enc compare ancora la casella «Onlus», che sarà disponibile fino alla definitiva abrogazione di questa categoria, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello di operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore.
Il modello e le istruzioni
(clicca sul link per visualizzarli)
•Le istruzioni al modello Redditi Enc 2018