Imposte

Terzo settore, rush finale per i decreti attuativi della riforma

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di Patrizia Maciocchi

Sul testamento biologico la Camera potrebbe arrivare al voto prima di Pasqua. A dare la notizia è il presidente della commissione Affari sociali della Camera, Mario Marazziti, a margine del convegno «Notariato per il sociale» organizzato ieri a Roma dal Consiglio nazionale del notariato. Inizia oggi in Aula alla Camera la discussione di circa 600 emendamenti ma il dibattito destinato a subire un’interruzione per dare spazio al provvedimento sui voucher, dovrebbe essere concluso prima del 15 per poi passare al Senato. La richiesta delle Disposizioni anticipate di Trattamento (Dat) sono considerate un diritto da tutelare del 77% degli italiani (sondaggio Swg) e i distretti notarili, spiega il notaio Rosaria Bono, hanno siglato protocolli con 23 Comuni per la tenuta dei registri di raccolta delle Dat.

La forma di atto notarile delle Dat permetterebbe il loro inserimento in un pubblico registro nazionale - che potrebbe essere tenuto fin da subito dal notariato - informatizzato e accessibile nel rispetto della privacy.

Sul fronte delle unioni civili il consigliere Gianluca Abbate ha sottolineato, in un confronto con la senatrice Monica Cirinnà, la “cedevolezza” dei registri anagrafici e chiesto di migliorare la normativa, in particolare per quanto riguarda la pubblicità. Una correzione di rotta che può passare anche attraverso la comunicazione dei dati raccolti dai notai. Per la Consigliera del Csm Paola Balducci nella legge Cirinnà resta invece da colmare la lacuna legata alla stepchild adoption. Il senatore Mauro Del Barba sposta l’attenzione sulle società benefit: «C’è stata una partenza boom - spiega Del Barba - con oltre 100 imprese, di vari settori e dimensioni, che hanno scelto di conciliare il profitto con il beneficio comune. Ora sarà interessante vedere i bilanci”». La prova del nove dei bilanci, se superata, consentirà di approfondire il tema della deducibilità dei costi: dalla misura all’inerenza delle “spese”. È il sociale il fil rouge del convegno dei notai e sul tema si resta con la legge sul “Dopo di noi”. L’idea della platea alla quale la legge è rivolta la dà il presidente dell’Istat Giorgio Alleva. «Le persone con disabilità grave in Italia sono 127 mila con un’età inferiore ai 65 anni prive di un sostegno familiare, mentre circa 12 -13 mila persone rischiano di diventare nei prossimi 3 anni beneficiari del provvedimento». Il limite è quello di dare una risposta parziale al mondo dei disabili, composto da 3, 2 milioni di persone, di cui 1 milione e 500 anziani. Ad essere colpite sono soprattutto le donne (il 7,1%) mentre il 55% dei disabili non ha aiuti pubblici.

Quanto al Terzo settore si aspettano fra due mesi i decreti attuativi. Il vero volano della riforma - sottolinea Stefano Zamagni professore di Economia politica all’Università di Bologna - è il fatto che «l’impresa sociale potrà “contare” su una soggettività giuridica, un codice e strumenti finanziari propri». Il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali, con delega alla riforma del Terzo settore, Luigi Bobba rassicura la platea dei 500 notai: «Stiamo lavorando per dare al Terzo settore un' organizzazione omogena e coerente che risponda alle esigenze reali di chi si muove su questo terreno. Il notariato è il facilitatore di questo percorso perché coglie i cambiamenti della società e può dare alle norme il «vestito giuridico più adatto alle esigenze dei cittadini».

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