Transfer pricing, per Apa e Map ancora tempi lunghi in Italia rispetto al resto della Ue
Ancora tempi lunghi per i contribuenti italiani per gli accordi preventivi (Apa) e per le procedure amichevoli (Map) all’interno dell’Unione europea. I dati emergono dalle statistiche sul 2018 appena pubblicate dal Joint transfer pricing forum (Jtpf), organismo consultivo per i prezzi di trasferimento della Commissione europea.
Le Map analizzate dal Jtpf sono le procedure per la risoluzione delle doppie imposizioni regolate dalla Convenzione Arbitrale 90/436/Cee. I casi a fine 2018 erano 487, in linea con l’anno precedente. Più della metà di queste procedure (273 casi) risultavano però “incagliate”, nonostante la convenzione arbitrale preveda che se entro due anni dall’attivazione il caso non viene risolto e la doppia imposizione eliminata, si debba ricorrere ad una fase arbitrale della durata di massima di un anno.
L’inerzia è attribuibile anche ai contribuenti. Ben 171 casi su 273 risultavano bloccati in quanto parallelamente alla Map era pendente un ricorso alla commissione tributaria competente. Poiché la normativa domestica non consente all’autorità amministrativa di derogare ad una sentenza, la fase arbitrale si può avviare solo dopo che il contribuente ha rinunciato al contenzioso interno.
Da segnalare che non vi erano procedure arbitrali attivate dall’Italia (anche se sono segnalati 36 casi da inviare in arbitrato). A fine 2018 vi era un unico caso in arbitrato nella Ue tra Germania e Francia, a conferma della preferenza da parte di tutti i paesi dell’Unione per soluzioni condivise con gli stati controparte, piuttosto che affidare le decisioni ad un collegio di arbitri.
Le Map sono, nonostante tutto, uno strumento largamente utilizzato dai contribuenti in Italia: il numero di casi in discussione è il più alto tra tutti i paesi membri. Si auspica dunque che l’implementazione della direttiva 1852/2017, che rivedrà il funzionamento delle Map, ed un maggiore ricorso all’articolo 31-quater del Dpr 600/73, che ha introdotto la possibilità di aggiustamenti unilaterali a fronte di rettifiche di Tp estere, possano facilitare la risoluzione delle controversie internazionali.
Per quanto riguarda gli Apa i contribuenti italiani risultano i più attivi all’interno dell’Ue dopo il Belgio. A fine 2018 erano 170 le procedure in corso e, solo nel 2018, sono state inoltrate ben 173 nuove domande. Ciò conferma il continuo interesse dei gruppi multinazionali per gli accordi preventivi, che sono l’unico strumento che garantisce la certezza giuridica sulle politiche di prezzi di trasferimento adottate.
Nel 2018 l’Agenzia ha siglato accordi con 48 contribuenti. Da segnalare tuttavia che tra i paesi che hanno reso noto le tempistiche per la conclusione delle procedure bi-multilaterali, il nostro paese risulta in fondo alla classifica insieme a Regno Unito, Germania e Repubblica Ceca. I tempi per la conclusione degli accordi sono di 51 mesi se le controparti sono Ue e 34 mesi se le controparti sono non-Ue. Non sono pubblicate le statistiche per le procedure unilaterali, che rappresentano il 90% degli Apa in corso. Presumibilmente i relativi tempi medi di conclusione dovrebbero essere inferiori rispetto alle procedure bi-multilaterali.
Joint transfer pricing forum, le statistiche sulle Map nell’Unione europea nel 2018
Joint transfer pricing forum, le statistiche sugli Apa nell'Unione europea nel 2018