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Rendicontazione Esg, così la nuova direttiva impatta sulle politiche di transfer pricing

La direttiva 2022/2464 Csrd impone di capire in che modo i criteri Esg creano valore all’interno di un gruppo e soprattutto come misurare i potenziali benefici

di Massimo Bellini e Giacomo Rossi

Il 16 dicembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale della Ue la direttiva 2022/2464 Csrd (Corporate sustainability reporting directive) che modifica la Nfrd (Non-financial reporting directive). La nuova direttiva Csrd definisce obblighi di rendicontazione dell’operato delle imprese su temi relativi alla sostenibilità come diritti ambientali, sociali, umani e i fattori di governance, rispecchiando i criteri Esg.

Dal punto di vista applicativo, la direttiva Csrd richiede alle società coinvolte di integrare la loro relazione sulla gestione con una sezione dedicata alla rendicontazione di sostenibilità, che dovrà descrivere il modello di business e la strategia di gruppo in relazione alle questioni in oggetto, facendo specifico riferimento ai piani d’investimento ad impatto sociale e green, in linea con l’Accordo di Parigi.

Le regolamentazioni più stringenti in termini di reporting di sostenibilità, unite alle recenti crisi geopolitiche, hanno portato alla definizione di piani di re-shoring, volti a favorire un più elevato controllo delle supply chain, una maggiore protezione e tutela della proprietà intellettuale e a limitare le emissioni di CO2 prodotte dai mezzi di trasporto, per la ri-localizzazione degli stabilimenti produttivi in Europa e nei propri Paesi d’origine da parte dei principali gruppi multinazionali.

L’impatto sul transfer pricing

A fronte di questi significativi cambiamenti, è necessario valutare come la direttiva Csrd impatterebbe sulle politiche di transfer pricing dei gruppi. Per rispondere a tale quesito, si deve prima capire in che modo gli Esg creano valore all’interno di un gruppo e soprattutto come misurare tali potenziali benefici. Tali positive ricadute in termini economici sono rappresentate a titolo esemplificativo da: risparmi nei costi energetici in seguito all’installazione di impianti fotovoltaici, incremento del valore dei brands dovuto alla nuova politica di sostenibilità del gruppo, e riduzione del trasporto su gomma attraverso l’integrazione verticale della filiera mediante l’acquisizione di imprese presenti sul territorio.

In questa fase di transizione nell’implementazione dei criteri Esg, i gruppi multinazionali dovrebbero prestare particolare attenzione ai processi di trasformazione dei loro modelli di business e al fatto che le loro Tp policy siano ad essi allineate. Il tema della misurabilità dei parametri di sostenibilità risulta particolarmente complesso e incerto in quanto, se l’ammontare degli investimenti finanziari per lo sviluppo di piani di sostenibilità risulta definito, i benefici in termini di incrementi di ricavi e/o riduzione di costi si evidenziano solamente ex post e ne deriva una difficile attribuzione degli effettivi vantaggi economici conseguenti al miglioramento realizzato dal progetto attuato in linea con gli Esg. Questi ultimi hanno una ricaduta diretta sia sulla struttura dei costi complessiva della società capogruppo che sulle sue singole controllate.

Una volta stimati i vantaggi economici, l’analisi di transfer pricing dovrebbe anche stabilire i criteri per ripartire gli stessi vantaggi tra le parti coinvolte in base alle rispettive funzioni svolte, rischi sostenuti e asset impiegati. Risulta quindi fondamentale, nella valutazione delle transazioni intercompany interessate dai criteri Esg, il ruolo dell’analisi di comparabilità e dell’analisi funzionale dalle entità coinvolte. Non essendo ancora disponibili linee guida specifiche sull’applicazione di tali criteri nell’ambito dei prezzi di trasferimento, si dovrà ricorrere ai principi generali previsti dalle Linee guida Ocse (in particolare i capitoli 1, 2 e 3 riguardanti il principio di libera concorrenza, i metodi e le analisi di comparabilità) e ad analisi funzionali sempre più dettagliate case by case che meglio evidenzino la struttura operativa di business del gruppo e come questa si adegui ai nuovi standard di sostenibilità.