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Acquisto di serramenti da San Marino, corretta la fattura con Iva a zero al privato

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di Marco Zandonà

La domanda

Privato italiano acquista serramenti da azienda di San Marino non pagando Iva e potendo usufruire delle detrazioni per il risparmio energetico. Per il privato italiano per non pagare Iva e non incorrere in contenziosi futuri con erario, è sufficiente che il fornitore indichi sulla fattura la dicitura «imposta assolta» e importo zero euro nel campo imposta della fattura? Inoltre, il privato può senza problemi porre in detrazione per risparmio energetico in quanto prima casa l’importo della fattura senza contenziosi futuri?

Ai fini della detrazione del 50% (articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1-4 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, di bilancio per il 2018; si veda anche la guida al 50% e al bonus mobili su www.agenziaentrate.it), come precisato nella circolare 11/E del 2014 con riferimento al bonus mobili, ma lo stesso vale anche per la detrazione del 50% per i lavori edili e l’acquisto dei beni in presenza di un fornitore estero il pagamento deve essere fatto comunque con bonifico bancario su cui la banca effettua poi la ritenuta dell’8% prima dell’accredito. Per quanto riguarda l’Iva, che rientra per l’acquirente tra i costi detraibili, occorre rispettare le regole per l’acquisto del bene all’estero. La fattura emessa dal prestatore comunitario con Iva zero euro è corretta (acquirente è un privato, non un impresa tenuta al reverse charge). Infatti, qualora i materiali per gli interventi di recupero siano acquistati nella Repubblica di San Marino non rileva la mancata esposizione dell’Iva nella fattura, in quanto tale cessione è soggetta alla disciplina fiscale nel paese del cedente (vedi risoluzione n. 465178 del 16 ottobre 1991). La ricevuta del bonifico e la relativa fattura di acquisto devono essere conservati unitamente agli altri documenti richiesti per essere esibiti in sede di controllo.

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