Aerospazio, da domani le domande per i finanziamenti agevolati
Fi nanziamenti agevolati per progetti fino a 30 milioni di euro. Tanto dispone il nuovo bando per il sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’aerospazio ai sensi della legge 808/85, e pubblicato lo scorso 22 maggio. Le modalità di accesso ai fondi, di presentazione delle domande e dei progetti, nonché le agevolazioni concedibili e le spese finanziabili sono ampiamente descritte nel bando rinvenibile sul sito del ministero dello Sviluppo economico. Il termine iniziale per inoltrare le domande è domani 1° giugno, con una finestra operativa fino a tutto il 30 settembre 2017. Non sono ammessi progetti avviati prima dell’inoltro della domanda. Le richieste andranno predisposte con la modulistica predisposta e presentate, anche a mezzo pec al MiSe, agli indirizzi esplicitati nel “vademecum” presente sul sito ministeriale.
L’agevolazione si prefigge l’obiettivo di promuovere lo sviluppo tecnologico dell’industria aeronautica, anche consolidando e aumentando i livelli di occupazione e perseguendo il saldo positivo della bilancia dei pagamenti del settore. Come accennato, i progetti agevolati non possono eccedere i 30 milioni di euro complessivi di spesa, e devono avere un taglio minimo di un milione, se presentati da imprese singole, ovvero di due milioni se proposti da imprese associate. Ad accedere alle agevolazioni sono le imprese che svolgono prevalentemente attività industriale nel settore aerospaziale. È lo stesso decreto a chiarire il senso dell’espressione “prevalentemente”. Si tratta, infatti, delle grandi imprese e delle Pmi che negli ultimi due esercizi abbiano realizzato, rispettivamente, almeno il 50% e il 25% del fatturato nell’attività di costruzione, trasformazione e manutenzione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici. Possibile anche avviare progetti “condivisi” fra più imprese, sebbene in numero non superiore a cinque e, di cui, per almeno la metà Pmi. In questo caso, il decreto stabilisce che le stesse devono riunirsi in Rete o in altre forme di collaborazione effettiva e coerente rispetto all’articolazione e agli obiettivi del progetto. I predetti soggetti sono agevolati in funzione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore aerospaziale e che comportino una sostanziale innovazione di prodotto, e che si articolino in un periodo compreso fra i due e i cinque anni. A tal scopo, sono considerate prioritarie le seguenti aree tecnologiche in ambito civile o duale: a) velivoli ad ala rotante; b) velivoli ad ala fissa; c) aerostrutture; d) componenti e sistemi di propulsione; e) sistemi di comunicazione e di bordo.
A fronte di tali progetti, il bando ammette le seguenti tipologie di spesa ammissibili: 1) costi del personale; 2) strumentazioni e attrezzature; 3) servizi di consulenza; 4) materiali. Per la descrizione specifica di cosa si intenda nel dettaglio per le suddette categorie di spesa, si rinvia al testo del decreto che, all’articolo cinque ne fa una puntuale analisi.
Il bando descrive anche gli incentivi riconoscibili per i progetti agevolati, che si sostanziano in finanziamenti agevolati, a tasso zero, concessi nella misura massima del 75% dei costi/spese del progetto. Qualora i progetti fossero realizzati da più imprese in forma associata, la predetta percentuale è aumentata del 5% per le grandi imprese e del 10% per le Pmi, salvo che nessuna delle imprese associate sostenga da sola più del 70% dei costi. Nessuna cumulabilità con altre agevolazioni consentita. I finanziamenti agevolati dovranno essere restituiti, in quote annuali costanti in un periodo non inferiore a 10 anni, nella misura del 90% dell’importo erogato per le grandi imprese e dell’80% per le Pmi.