Imposte

Aiuti alla stampa italiana all’estero

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di Paolo Stella

Sono state fissate le modalità per la concessione dei contributi di sostegno alla stampa italiana diffusa all’estero, applicabili dagli aiuto relativi al 2018. Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale (la n. 260 del 7 novembre) , con il decreto 15 settembre del Presidente del Consiglio dei ministri. Ora il dipartimento per l’Informazione e l’editoria pubblicherà nel sito istituzionale la modulistica relativa ai documenti istruttori indicati nel decreto.

Il decreto è stato emanato ai sensi degli articoli 19 e 23 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.

Le disposizioni del Dpcm si applicano:

ai quotidiani italiani editi e diffusi all’estero, a quelli editi in Italia e diffusi all’estero in misura non inferiore al 60% delle copie complessivamente distribuite, nonché a quelli editi esclusivamente in formato digitale che raggiungono una percentuale di utenti unici mensili all’estero non inferiore al 60% del numero totale di utenti unici mensili;

ai periodici italiani editi e diffusi all’estero o editi in Italia e diffusi all’estero in misura non inferiore al 60% delle copie complessivamente distribuite.

Le imprese editrici di quotidiani e di periodici editi e diffusi all’estero devono presentare la domanda di ammissione al contributo e la relativa documentazione entro il 31 gennaio (per i quotidiani) e il 31 marzo (per i periodici), dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo. L’istanza va presentata all’ufficio consolare italiano di prima categoria territorialmente competente per il luogo della sede legale dell’editore.

Una volta verificata la completezza della domanda, l’ufficio consolare la trasmette entro il 28 febbraio (per i quotidiani) e il 30 aprile (per i periodici) al dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Le imprese editrici di quotidiani e periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero, devono presentare la domanda e la documentazione entro, il 31 gennaio per i quotidiani, e il 31 marzo per i periodici, direttamente al dipartimento per l’Informazione e l’editoria.

I termini di presentazione sono perentori e pertanto le domande presentate oltre i termini del 31 gennaio (quotidiani) e del 31 marzo (periodici) si considerano inammissibili.

Gli articoli 2 e 3 del Dpcm contengono gli elenchi dei documenti che dovranno essere prodotti dagli editori interessati al contributo.

I criteri di calcolo del contributo sono indicati nell’articolo 18 (per i quotidiani) e nell’articolo 22 (per i periodici) del Dlgs 70/2017.

Il procedimento per la concessione del contributo, si conclude, per i periodici, entro il termine del 31 ottobre dell’anno in cui la domanda è presentata, mentre per i quotidiani, entro il 28 febbraio dell’anno successivo.

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