Imposte

Bando per i giovani agricoltori, così l’iter per fare domanda

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di Rosanna Zari

L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), ha emanato, anche per l’anno 2017 un bando che concede contributi in conto interessi per operazioni fondiarie finalizzate all’acquisto terreni riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole come “capo azienda” .
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 65 milioni di euro suddivisi in 3 lotti: 30 milioni per le regioni del Centro e del Nord, 30 milioni per quelle del Sud e Isole ed infine 5 milioni riservati agli acquisti terreni nei comuni colpiti dal sisma dell’Appennino Centrale.
Il premio di insediamento, voluto dalle norme comunitarie per favorire il ricambio generazionale che in agricoltura rappresenta uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo del settore, è erogato in conto interessi fino ad un massimo di 70mila euro ed è concesso ad abbattimento delle rate da restituire secondo un piano di ammortamento di durata variabile a scelta del beneficiario tra un minimo di 15 e 30 anni.
Il tasso base di riferimento è quello stabilito dalla Commissione europea vigente al momento dell’approvazione della domanda aumentato fino a 220 punti base. Si tratta in buona sostanza di un’operazione di leasing finanziario che opera attraverso la vendita di aziende agricole fatta a “cancello aperto”( senza beni mobili) con patto di riservato dominio. Le soglie minime e massime dell’investimento sono rispettivamente di 250mila e 2 milioni di euro. In verità vi è la possibilità di accedere anche a mutui ipotecari se l’investimento supera i 2 milioni di euro o nel caso di arrotondamenti della proprietà fondiaria (investimenti compresi tra i 100 e i 250mila euro), in questi casi Ismea acquisisce ipoteca di primo grado fino al valore del 120%del mutuo.

Le procedure
Le domande possono essere presentate esclusivamente in forma telematica accedendo alla sezione dedicata del portale Isema fino alle ore 12 del 12 maggio 2017, attraverso la compilazione del cosiddetto “bpol”, il businnes plan on line con l’inserimento dei dati tecnico economici e finanziari quali ad esempio: la Plv (produzione lorda vendibile), costi di produzione, titoli Pac, ecc. Si tratta, insomma, dei dati necessari per la successiva verifica della sostenibilità economica e finanziaria dell’investimento .
La procedura valutativa è sportello, ed il processo istruttorio prevede le seguenti fasi:
a) valutazione di ammissibilità delle domande
b) istruttoria tecnica
c) valutazione del fondo
d) concessione delle agevolazioni

La graduatoria, redatta per ciascun lotto, vedrà l’assegnazione delle risorse, esclusivamente in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande iniziali, per cui è premiante la tempestività di inserimento.
Dopo la prima fase di ammissibilità segue l’istruttoria tecnica sempre in ordine cronologico di arrivo che si conclude con una graduatoria provvisoria redatta sulla base dei fondi disponibili.

Valutazione ed erogazione
Le domande ritenute ammissibili passano alla valutazione del fondo con il sopralluogo aziendale dei tecnici Ismea, dottori agronomi o forestali, per valutare l’effettiva consistenza delle aziende, la fertilità dei terreni, la presenza di infrastrutture ecc. Questa verifica in loco è necessaria per acquisire le informazioni tecnico agronomiche necessarie per una corretta valutazione dei beni rurali.
Al termine di questa fase si giunge infine alla concessione delle agevolazioni previo pagamento delle spese istruttorie .

I requisti
Il primo requisito è senza dubbio l’età del soggetto richiedente che deve essere compresa tra i 18 e 40 anni, poi cittadinanza in uno stato dell’Ue e residenza in Italia, possesso di adeguate capacità professionali (le stesse che definiscono l’imprenditore agricolo professionale).
In caso di società invece il giovane deve anche essere già socio di società agricola al momento della domanda senza averne la responsabilità e la rappresentanza legale, che dovrà acquisire entro i tre mesi dalla comunicazione della determinazione di ammissione delle agevolazioni.
L’azienda oggetto di insediamento deve essere invece titolare di partita Iva in campo agricolo,iscritta alla Cciaa ed al regime previdenziale agricolo.

La documentazione
Copiosa la documentazione da allegare già in fase iniziale che rendono decisamente oneroso l’accesso a questo tipo di agevolazioni:
a)domanda di acquisto e offerta vendita
b) visura centrale rischi della banca d’Italia del richiedente e del venditore
c) autocertificazioni
d) relazione notarile ventennale del bene in vendita
e) certificato destinazione urbanistica e planimetrie
f) certificato attestante il diritto del prelievo dell’acqua
g) relazione asseverata sulla conformità urbanistica
h) ulteriori integrazioni in relazione al richiedente se ditta individuale o società

Particolare attenzione è necessaria per quanto attiene i valori fondiari poiché è un errore in cui cadono spesso i richiedenti: infatti nella procedura estimativa Ismea ottiene il valore dei terreni dalla capitalizzazione del Bf (beneficio fondiario) e non dal più noto valore di mercato. Attenzione poi a tutte le strutture presenti, fabbricati , manufatti e laghi, impianti irrigui che siano tutti regolari, così come le autorizzazioni per prelievo delle acque per uso irriguo.

Nel complesso si tratta nel panorama nazionale degli unici fondi pubblici per l’acquisto dei terreni agricoli e seppure con complessi meccanismi di verifiche tecnico amministrative forniscono gli strumenti finanziari a chi non ha l’azienda agricola di famiglia in cui esercitare l’attività imprenditoriale.

Il bando Ismea 2017

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