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Bonus casa, bonifici intestati ai proprietari se il condominio minimo non ha codice fiscale

La ripartizione delle spese per la sostituzione della caldaia nella villetta bifamiliare va fatta in base alle tabelle millesimali o agli accordi di ripartizione tra i proprietari

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di Marco Zandonà

La domanda

Un nostro cliente deve sostituire la caldaia e vuole usufruire del Bonus casa (riqualificazione energetica 50%). La caldaia sarà un bene comune e i lavori verranno svolti su parti comuni di un immobile che si connota come "Condominio minimo" ancorché non abbia al momento un codice fiscale né un amministratore (non essendovi l’obbligo per solo due proprietà). È possibile fatturare ai singoli condomini oppure l’immobile deve dotarsi di un proprio codice fiscale? Le spese potranno essere detratte 50% a testa oppure la divisione deve essere fatta in base ai millesimi catastali?
L. P. - Torino

La risposta alla prima domanda è affermativa. In presenza di un condominio minimo i bonifici di pagamento e le fatture possono anche essere intestate ai singoli condomini, ovvero al condomino che svolge le funzioni di amministratore di fatto. In ogni caso non è necessaria la richiesta del codice fiscale, essendo sufficiente l’uso del codice fiscale del singolo condomino. Come precisato nella nuova guida dell’agenzia delle Entrate sul bonus ristrutturazioni edilizie (articolo 16-bis del Tuir, Dpr ...