Bonus casa con proroga triennale. Spunta l’ecoprestito a tasso agevolato
Proroga per tre anni, fino al 31 dicembre 2021, per tutto il pacchetto degli sconti dedicati ai lavori in casa: ecobonus, bonus ristrutturazioni e relative diramazioni. Parte da questa pietra angolare il lavoro che governo e maggioranza stanno disegnando in questi giorni per mettere a punto la revisione delle detrazioni prevista, come ogni anno, nel disegno di legge di bilancio.
«I bonus casa – spiega Gianni Girotto (M5S), presidente della commissione Industria del Senato – storicamente vengono prorogati solo di anno in anno. Questo non dà una prospettiva certa a cittadini e imprese. Noi, invece, vogliamo dare un orizzonte temporale più ampio, che arrivi fino al 2021». La stabilizzazione degli sconti, però, non è l’unico piano di lavoro.
Un secondo fronte aperto riguarda la cessione dei crediti, oggetto già di molti interventi: di recente, l’agenzia delle Entrate è intervenuta con una circolare (11/E del 2018), che però ha previsto diverse limitazioni, come l’impossibilità di trasferire il credito più di due volte o di cederlo direttamente a una banca. Tutte limitazioni che la manovra cercherà di rimuovere, per rendere il meccanismo ancora più efficace.
Il senso di questa misura è creare un sistema nel quale sia possibile realizzare gli interventi di ristrutturazione riducendo al massimo l’apporto di liquidità dei cittadini: anche chi ha poche risorse deve poter accedere agli sconti. «Puntiamo a introdurre l’ecoprestito – dice ancora Girotto –. È una forma di prestito nella quale un soggetto pubblico, come Cdp, dà ai cittadini a tasso agevolato una parte delle risorse necessarie ad avviare le opere. Servirà per chi vuole fare ristrutturazione o efficientamento senza avere i soldi a disposizione». Non è l’unica alternativa sul piatto: l’altra ipotesi è attivare una garanzia pubblica che consenta di abbattere di parecchio il costo del prestito bancario.