Codici tributo, doppi consulenti e arretrato: tre snodi cruciali per il nuovo F24/770
Tra le criticità anche il visto di conformità sui crediti di importo elevato. Attese le Faq dell’agenzia delle Entrate
E’ previsto in questi giorni l’invio telematico del modello F24 integrato con i dati delle ritenute che renderà non più necessario, per i sostituti d’imposta di piccole dimensioni che lo utilizzeranno per tutto il 2025, l’assolvimento dell’obbligo dichiarativo con il modello 770/2026.
Con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 31 gennaio 2025 (protocollo 25978/2025) sono state infatti pubblicate le disposizioni di attuazione dell’articolo 16, del Dlgs 1 dell’8 gennaio 2024, concernente la semplificazione della dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta (si veda l’articolo «Dal 6 febbraio via al 770 semplificato mensile»).
Da una prima lettura del provvedimento e soprattutto delle specifiche tecniche sono emersi alcuni vincoli operativi, connessi all’utilizzo del nuovo modello F24 integrato, ritenuti dalle software house associate ad AssoSoftware eccessivamente stringenti.
Tra i maggiori vincoli tecnici rilevati (si veda il precedente articolo «770 mensile, crediti da aggiungere nell’F24») si evidenzia:
- l’apparente impossibilità di utilizzare il nuovo flusso «F7725» per i tributi a debito e a credito diversi da quelli del sostituto d’imposta, elencati nell’allegato A;
- l’impossibilità di utilizzare il nuovo flusso «F7725» in assenza di almeno un tributo a debito del sostituto d’imposta, stante l’obbligatorietà della presenza su ciascun F24 del record N contenente i dati del nuovo «Prospetto delle ritenute/trattenute operate».
Tali limitazioni avrebbero costretto il contribuente, in molti casi, a inviare ogni mese due diversi flussi.
Grazie alla disponibilità dell’agenzia delle Entrate, chiaramente interessata alla diffusione del nuovo modello, in tempi brevi dovrebbero essere accolte positivamente le istanze di tipo tecnico pervenute da AssoSoftware e chiariti tramite apposite faq tutti i dubbi emersi.
I codici tributo a debito o a credito
Tra i primi e più importanti chiarimenti che saranno probabilmente forniti è che il nuovo modello F24 integrato sarà omnicomprensivo e permetterà di accogliere qualsiasi codice tributo a debito o a credito, potendosi continuare ad applicare le normali regole di compilazione e compensazione dell’F24 tradizionale, anche in assenza di tributi del sostituto d’imposta.
Di fatto il «Prospetto delle ritenute/trattenute operate», da includere telematicamente nel modello F24 integrato tramite il record N, sarà disaccoppiato rispetto al contenuto dell’F24 (record V) e non vi sarà alcun controllo di coerenza tra quanto indicato nei due record.
I crediti annuali
Un altro aspetto, al momento non ancora definito, è la possibilità di utilizzo dei codici tributo dei crediti “annuali” che scaturiscono dalla dichiarazione dei sostituti d’imposta (ad esempio 6781/6782/eccetera). Si potranno sicuramente utilizzare se generati dal modello 770/2025, riferito all’anno di imposta 2024, ma in assenza dell’obbligo di presentazione del modello 770/2026 questi presumibilmente dal prossimo anno non potranno più essere utilizzati. Sul punto l’agenzia delle Entrate si è riservata di trovare una possibile soluzione.
Un altro problema da risolvere risiede nell’impossibilità di apporre il visto di conformità per l’utilizzo in compensazione dei crediti di importo elevato. Anche su questo punto l’Agenzia si è riservata di trovare una possibile soluzione.
La coesistenza dei consulenti
Un altro interessante chiarimento che l’agenzia delle Entrate dovrebbe fornire è quello della coesistenza di due diversi consulenti dell’azienda che a oggi possono compilare separatamente il modello 770.
Al momento l’ipotesi più plausibile è quella che dovrebbe essere consentito ai due consulenti di utilizzare il modello F24 integrato, ma con la limitazione che il suo utilizzo dovrà essere effettuato da entrambi, seppur separatamente. Qualora, invece, anche uno solo dei due opti per la compilazione del modello 770, dovranno entrambi utilizzare tale modello di dichiarazione dei sostituti d’imposta. Anche su questa ipotesi l’agenzia delle Entrate si è riservata di effettuare un ulteriore approfondimento.
Le software house, una volta che l’Agenzia avrà fornito i necessari chiarimenti, potranno iniziare a sviluppare le procedure. Sui tempi è molto difficile fare ipotesi, anche in relazione alle modalità di realizzazione delle procedure e ai piani di lavoro in corso.
Si deve, inoltre, considerare la delicatezza degli interventi sul software del modello F24 che da anni è stabile ed è trasversale a tutte le applicazioni gestionali di aziende e intermediari, ancor più nei prossimi mesi dedicati agli importanti appuntamenti della campagna dichiarativa.
L’arretrato
Per tali motivi è auspicabile che l’agenzia delle Entrate conceda tempi ben più lunghi per l’invio dell’arretrato rispetto al 30 aprile, attualmente previsto dal provvedimento.