L'esperto rispondeImposte

Compravendite auto usate, così l’Iva sulla fattura tedesca delle spese d’asta

L’annotazione in reverse charge comporta il versamento dell’imposta se il costo dei servizi tedeschi (spese d’asta e di trasporto) viene sommato al costo di acquisto dell’auto poi ceduta con il regime del margine

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di Simona Ficola

La domanda

Un contribuente ha un’attività di compravendita di auto usate, oltre a comprare auto da privati o commercianti, acquista auto su una piattaforma di aste. La piattaforma è gestita sia dall’Italia che dalla Germania, quindi succede che, una volta acquistata l’auto, arriva una fattura da una società italiana per la vendita dell’auto con regime del margine, allo stesso tempo arriva, dalla società tedesca, una fattura dove vengono addebitate spese di trasporto e spese d’asta. Visto che il contribuente opera esclusivamente con beni usati e quindi ha il regime del margine, quando riceve la fattura tedesca in contabilità procede alla registrazione sia negli acquisti che nelle vendite, ma l’Iva generata nel registro vendite deve essere versata? Secondo me si, perché per via del regime del margine, non ha diritto alla detrazione.
T. F. - Torino

In base al regime del margine, destinato alla rivendita dei beni usati o di oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione, l’Iva viene calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita dei beni e quello di acquisto, maggiorato dei costi accessori o di riparazione (ossia i costi sostenuti dal rivenditore per la riparazione del bene o inerenti alla fase di acquisizione del bene medesimo, quali oneri tributari e di intermediazione relativi all’acquisto, spese peritali, notarili, di agenzia, di trasporto...