Adempimenti

Comunicazioni Iva, le liquidazioni «decidono» l’invio se la contabilità è separata

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di Michele Brusaterra

Per i contribuenti con contabilità separate la comunicazione delle liquidazioni periodiche si sdoppia solo in presenza sia di liquidazioni periodiche mensili che trimestrali.

Per chi adotta le disposizioni contenute nell’articolo 36 del Dpr 633/1972, che prevedono, per obbligo o per facoltà, la tenuta di contabilità separate con riferimento alle diverse attività svolte, al fine di determinare le modalità di invio della comunicazione delle liquidazioni Iva periodiche è necessario verificare la periodicità di tutte le liquidazioni.

Queste ultime, infatti, poterebbero avere, con riferimento a tutte le attività, la medesima cadenza, quindi tutte mensili o tutte trimestrali, ovvero periodicità diversa.

In caso di loro coincidenza, la comunicazione da presentare è unica e deve raggruppare, all’interno del quadro VP, i dati di tutte le attività sia con riferimento alle operazioni attive che a quelle passive, sia con riferimento all’Iva esigibile che a quella detraibile oltre, naturalmente, a tutti gli altri valori da indicare. Nel «periodo di riferimento» andrà indicato un unico periodo ossia il mese o il trimestre a cui si riferisce la comunicazione.

Se fra le attività separate ve ne fosse una, o più di una, per la quale è previsto l’esonero dalla presentazione della dichiarazione annuale Iva, è bene ricordare che, essendovi l’esonero anche dalla presentazione della comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva, i dati relativi a tale attività non devo essere fatti confluire all’interno del quadro VP della comunicazione.

Nel caso in cui, invece, le attività separate risultino avere anche liquidazioni Iva con periodicità diversa, quindi sia mensili che trimestrali, allora è necessario effettuare distinti invii che raggruppino le attività con periodicità identica. Supponendo, per esempio, che due attività, con contabilità separata, siano mensili mentre una attività è trimestrale, per le prime due sarà necessario effettuare un’unica comunicazione con riferimento ad ogni mese raggruppando i dati, come già si è detto, nel quadro VP, mentre per quella con liquidazioni Iva trimestrali dovrà essere predisposta una comunicazione a se stante che conterrà i dati della sola attività in questione.

Se, però, al fine di poter compensare l’eventuale imposta, il contribuente anticipa le liquidazioni trimestrali Iva per farle coincidere con quelle relative al terzo mese di ogni trimestre solare, allora con riferimento a tale periodo deve essere presentata un’unica comunicazione che riepilogherà, all’interno del quadro VP, tutti i dati sia delle attività mensili che di quelle trimestrali, riferiti, rispettivamente, al terzo mese del trimestre solare e al trimestre di riferimento. Riprendendo l’esempio poco sopra proposto, nel caso in cui per l’attività trimestrale la liquidazione Iva del primo trimestre fosse stata anticipata facendola coincidere con la liquidazione relativa al mese di marzo, delle due attività con liquidazioni Iva mensili, la comunicazione delle liquidazioni Iva del mese di marzo conterrà, nel quadro VP; anche i dati del primo trimestre dell’attività trimestrale. In questo caso nel rigo VP1 ove si deve riportare il «periodo di riferimento», andranno indicati sia il valore del mese «03», sia il valore del trimestre «01».

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