Così il calcolo degli interessi del 4% annuo
Sulle somme rateate, a partire dalla seconda rata, il contribuente deve pagare gli interessi che decorrono dal primo giorno successivo alla scadenza della prima rata. Le rate successive alla prima devono essere pagate entro il 16 di ciascun mese di scadenza per i titolari di partita Iva, ed entro la fine di ciascun mese per gli altri contribuenti non titolari di partita Iva.
Gli interessi sono dovuti in misura forfettaria, a prescindere dal giorno di pagamento e sono calcolati con la seguente formula «C» per «i» per «t» diviso 36mila, in cui «C» è l’importo, «i» è l’interesse, 4 per cento annuo, e «t» è uguale al numero di giorni che, calcolati secondo il «metodo commerciale», intercorrono tra la scadenza della prima rata e quella della seconda rata. Al riguardo, si ricorda che, applicando il «metodo commerciale», si considerano i giorni dell’anno 360, e, per coerenza, tutti i mesi di 30 giorni. La misura degli interessi sulla rata successiva alla prima è stata determinata, considerando che:
• tutti i mesi sono di 30 giorni;
• gli interessi sono dovuti dal giorno successivo alla scadenza della prima rata, fino al giorno di pagamento fissato per la seconda rata.
A partire dalla terza rata, gli interessi dovuti sono aumentati dello 0,33% mensile, a prescindere dalla data di pagamento della rata. Ad esempio, il calcolo degli interessi dovuti sulla seconda rata si effettua nel seguente modo:
• per chi paga la prima rata entro il 20 agosto, la seconda rata scade il 16 settembre; i giorni da conteggiare sono 10, cioè i giorni dal 21 agosto al 30 agosto compreso, più i 16 giorni di settembre, in totale 26 giorni;
• si applica la formula «i», cioè l’interesse del 4%annuo, per «t», cioè per il numero di giorni, e si divide il risultato per 36mila; perciò, il risultato di 4 per 100 per 26, è 10.400, che diviso per 36mila è uguale a 0,2888 (0,29%).