Credito d’imposta non energivore, il calcolo con i sussidi per il fotovoltaico
Il costo per l’acquisto della componente energetica nei due trimestri di riferimento si calcola escludendo le imposte versate e detraendo il valore di eventuali sussidi ricevuti
In merito alla rilevanza dei sussidi nel calcolo del costo medio, l’agenzia delle Entrate ha precisato che la disciplina riguardante le imprese “energivore” e “non energivore” prevede, ai fini del calcolo del costo medio, che i costi per kWh per la componente energia elettrica siano determinati al netto delle imposte e degli eventuali sussidi (circolare 25/2022, paragrafo 2.7). Tale ultima modalità, normativamente prevista solo con riferimento alla verifica dell’incremento del costo medio come requisito di accesso al beneficio, dev’essere interpretata nel senso che il raffronto tra il costo medio dei due trimestri di riferimento debba avvenire avendo riguardo al costo sostenuto per l’acquisto della componente energetica, senza tener conto delle imposte eventualmente versate (già comprese in fattura in una diversa categoria di voci) e detraendo dallo stesso il valore di eventuali sussidi ricevuti. Alla luce di quanto precede, si ritiene che nel caso in esame i sussidi in parola debbano essere detratti dal costo sostenuto per l’acquisto della componente energetica.
Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.
I Quesiti più letti
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5