Con gli ultimi interventi di prassi l’Amministrazione finanziaria è tornata a fornire chiarimenti sui profili operativi legati al trattamento fiscale delle plusvalenze da cripto-attività. Le varie questioni al vaglio hanno riguardato tanto l’esatta determinazione della plusvalenza tassabile in considerazione della franchigia già in vigore fino al 2024, quanto la corretta gestione di tali asset da parte di un intermediario nell’ipotesi di opzione (ovvero revoca) del regime del risparmio amministrato. Nel frattempo, sul piano della normativa europea va completandosi, con l’emanazione di tre regolamenti delegati, la disciplina applicabile ai prestatori di servizi per le cripto-attività e, con essa, il sistema di presìdi a tutela degli interessi degli investitori.
L’evoluzione della disciplina delle cripto-attività
La tassazione delle cripto-attività per le persone fisiche ha subìto negli anni importanti modifiche che, a partire dalla legge di Bilancio per il 2023, hanno contribuito a disciplinare l’ambito di rilevanza fiscale dei proventi derivanti dalla detenzione e gestione di tali asset digitali.
Accanto al quadro normativo, specificamente tracciato dal legislatore della Finanziaria per il 2023, poi parzialmente modificato con l’ultima legge di Bilancio per il 2025, la prassi è intervenuta a più riprese ...