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Dividendo da società con sede in Spagna: tre alternative per la dichiarazione

Il diritto al credito per evitare la doppia imposizione è stato sancito dalla Cassazione, ma non è chiaro come si debba procedere a livello operativo

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di Fabrizio Cancelliere

La domanda

Un contribuente persona fisica (non in regime d’impresa) detiene una partecipazione del 5% in una società di capitale con sede in Spagna. Nell’anno 2022 ha ricevuto un dividendo lordo di 4.200 euro sul quale gli è stata operata una ritenuta del 19% pari a 798 euro regolarmente certificata dalla società spagnola. L’accredito del netto è avvenuto direttamente su una banca Italiana (senza l’ausilio della banca italiana quindi direttamente dal contribuente). Si chiede se è corretto dichiarare il dividendo di 4.200 euro percepito nel quadro RM 12 della dichiarazione dei Redditi PF indicando il codice H tassandolo al 26% e recuperare, sempre in dichiarazione, l’imposta del 19% pari a 798 euro per quanto gli è stato trattenuto in Spagna. Quanto sopra in linea con quanto disposto dalla sentenza della Cassazione 25698/2022 pubblicata il 1° settembre 2022.
C. V. - Milano

Il principio indicato è normativamente corretto, in quanto - in linea con quanto sancito dalla Cassazione nella sentenza citata - il diritto al credito quale meccanismo per evitare la doppia imposizione va sempre garantito ogni qual volta la specifica convenzione contro la doppia imposizione in vigore tra i due Stati lo esclude espressamente solo nelle ipotesi in cui il reddito in questione sia soggetto a imposta sostitutiva non obbligatoriamente ma su facoltà/opzione esercitata dal contribuente, ...