L'esperto rispondeImposte

Due possibili trattamenti fiscali per le royalties da concessione del marchio

Se il marchio è relativo all’attività d’impresa le royalties rientrano nel reddito d’impresa. Se invece il soggetto che le percepisce è un privato non imprenditore generano redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere

di Gianluca Dan

La domanda

Un soggetto percepisce royalty per la concessione di un proprio marchio registrato relativo alle classi Assicurazioni, Affari finanziari, monetari e immobiliari. Tali proventi come vanno inquadrati sia da un punto di vista fiscale che previdenziale, considerato che il soggetto è titolare di reddito d'impresa in regime semplificato esercente l’attività di broker assicurativo (settore affine alle classi relative al marchio) ed iscritto all’Inps negli elenchi esercenti attività commerciali? Tali redditi sono ricompresi nell’articolo 67, comma 1, lettera l del Tuir e con esenzione dall’assoggettamento a contribuzione Inps gestione separata oppure devono confluire per intero nel reddito d'impresa generato come broker con tassazione e contribuzione sull'intero importo percepito?
M. D. - Salerno

I proventi ottenuti dall'utilizzazione economica di marchi aziendali da parte di soggetti privati non-imprenditori generano reddito imponibile, il cui trattamento fiscale è riconducibile alla fattispecie di cui all’articolo 67, comma 1, lettera l), Tuir che si riferisce in maniera generica ai «redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere». Dunque, l’importo percepito dal titolare del marchio a seguito di cessione dello stesso a terzi o nel caso di concessione in licenza...