Controlli e liti

Fiorello contro il Fisco: battaglia infinita per il rimborso 1998

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di Salvina Morina e Tonino Morina

Non c’è due senza tre. In una giostra infinita di ricorsi e controricorsi, Rosario Fiorello vince per la seconda volta in Cassazione contro il Fisco sui rimborsi Irap dal 1998 al 2001 ma potrebbe non essere l’ultima volta che i giudici di legittimità si pronunceranno sempre sulla stessa vicenda. Già, perché l’ ordinanza 29863/2017 della Suprema corte ha cassato la sentenza 202/2011 della Ctr Lazio, rinviando di nuovo la decisione nel merito alla Commissione regionale. Con un circolo vizioso che sembra destinato a non spezzarsi. Se i giudici dovessero uniformarsi ai principi della Cassazione, è possibile un nuovo ricorso in Cassazione da parte dell’ufficio. Se, invece, la Ctr dovesse fare quello che hanno fatto i giudici di secondo grado nel 2011, sarà Fiorello a fare un nuovo ricorso in Cassazione. Insomma, il contenzioso è diventato il “gioco dell’oca” e spesso si riparte daccapo.

Finora sono stati ben cinque i giudizi su questa vicenda. E il fatto curioso è che l’ultima pronuncia in ordine di tempo dei giudici di legittimità viene da un precedente rinvio del 2008, sempre della Cassazione che aveva già accolto il ricorso di Fiorello, con rinvio alla Ctr Lazio, che si sarebbe dovuta uniformare ai principi espressi dai giudici di legittimità. Nel 2011 la Ctr Lazio, invece di uniformarsi alle indicazioni della Cassazione, accoglie l’appello dell’ufficio e nega il rimborso dell’Irap. Altro giro, altra corsa, con il ricorso di Fiorello in Cassazione che, nuovamente, viene accolto. Come si legge alla fine dell’ordinanza depositata mercoledì 13 dicembre, il ricorso è stato accolto, con rinvio ai giudici di secondo grado.

Per capire come si è arrivati a questo può essere opportuno ricostruire punto per punto l’iter del contenzioso:

•a seguito di ricorso contro il diniego del rimborso Irap degli anni dal 1998 al 2001, i giudici di primo grado avevano accolto il ricorso di Fiorello;

•nel 2005, i giudici di secondo grado accolgono invece l’appello dell’ufficio, negando il rimborso a Fiorello;

•nel 2008, la Cassazione accoglie il rimborso di Fiorello, con rinvio alla Ctr, che si sarebbe dovuta uniformare ai principi dei giudici di legittimità;

•nel 2011, la Ctr, invece, accoglie l’appello dell’ufficio e nega il rimborso a Fiorello, senza cioè uniformarsi ai principi della Cassazione;

•nel 2012, Fiorello presenta un nuovo ricorso in Cassazione;

•l’altro ieri i giudici di Piazza Cavour, preso atto che la Ctr non si è uniformata ai principi enunciati nella sentenza del 2008, accolgono il ricorso di Fiorello e rinviano alla Ctr Lazio «in diversa composizione, cui demanda di provvedere anche sulle spese del giudizio di legittimità».

In tutto questo, dopo quasi vent’anni, l’unica certezza è che non è ancora finita.

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