FISCO E SENTENZE/Le massime di Cassazione: detrazione Iva, Irap, reato di dichiarazione infedele
Sovrafatturazione senza alcuna detrazione dell’Iva addebitata al cessionario/committente. Il medico di base anche se non impiega dipendenti è assoggettato ad Irap se utilizza plurimi studi professionali attrezzati per l’esercizio dell’attività libero-professionale. Presunzione tributaria che considera ricavi non dichiarati i prelievi di cassa effettuati nell’esercizio d’impresa non rilevante ai fini penali per il reato di dichiarazione infedele. Proventi delle attività degli Ipab diverse da quelle previdenziali, assistenziali e sanitarie sempre soggetti a tassazione anche se statutariamente destinati all’esercizio dell’attività istituzionale. Permane il reato di omesso versamento dell’Iva oltre soglia per l’imprenditore che avendo perso l’unico cliente decide di continuare l’esercizio dell’impresa pagando fornitori e dipendenti. Sono i principali temi della rassegna delle massime di Cassazione in ambito tributario dell’ultima settimana.
Prestazione sovrafatturata al cessionario/committente senza diritto alla maggiore detrazione dell’Iva passiva
Le prestazioni sovrafatturate non consentono al cessionario/committente la maggiore detrazione dell’Iva della fattura passiva per evitare il pregiudizio che altrimenti si determinerebbe alle risorse finanziarie della Ue. In tal caso, infatti, alla minore entrata dovuta in base alla detrazione d’imposta operata dal cessionario/committente, non verrebbe a corrispondere la maggiore entrata riscossa attraverso il prelievo fiscale operato nei confronti del soggetto passivo.
•Cassazione, ordinanza 4344/2019
Irap per il medico di base anche senza dipendenti se utilizza plurimi studi professionali attrezzati per la propria professione
Il medico di base non è lavoratore dipendente e dunque paga l’Irap se utilizza tre studi professionali anche senza impiegare dipendenti. In assenza di peculiari situazioni e specifici bisogni territoriali, laddove gli studi siano tutti dotati delle attrezzature minime per svolgere la professione medica, verrebbe a manifestarsi il presupposto dell’impiego di beni strumentali di elevato ammontare eccedenti, secondo l’id quod plerumque accidit, il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività.
•Cassazione, ordinanza 4419/2019
I prelevamenti di cassa assimilati a ricavi d’impresa non dichiarati non rilevano ai fini penali per il reato di dichiarazione infedele
La presunzione tributaria che considera ricavi non dichiarati i prelievi di cassa effettuati non vale ai fini penali per il contribuente che deve rispondere del reato di dichiarazione infedele perché tale tipo di presunzione è tipicamente riconducibile al diritto tributario e non estende il proprio campo d’azione all’accertamento penale del reato.
•Cassazione, sentenza 7242/2019
Tassabili i proventi delle attività degli Ipab anche se destinati all’esercizio dell’attività istituzionale
Nonostante l’esercizio di attività previdenziali, assistenziali e sanitarie da parte degli Ipab non costituisca propriamente attività commerciale, sono ugualmente assoggettati a tassazione i proventi riferiti ad altre attività, perché non assume alcuna rilevanza che i proventi conseguiti dalle altre attività siano statutariamente destinati all’esercizio dell’attività istituzionale.
•Cassazione, ordinanza 4922/2019
Reato di omesso versamento dell’Iva oltre soglia anche se l’imprenditore continua l’attività pagando fornitori e dipendenti
Nessuna esimente automatica per l’amministratore della cooperativa impossibilitato ad adempiere al versamento dell’Iva oltre soglia anche quando perde l’unico cliente e sceglie così di pagare i fornitori e gli stipendi dei dipendenti per evitare il fallimento. Questo in quanto, come principio generale, l’imprenditore che incassa l’Iva ha sempre l’obbligo di tenerla accantonata per versarla all’Erario alle scadenze di legge e altresì di organizzare opportunamente le risorse finanziarie della propria impresa al fine di adempiere all’obbligazione entro il termine penalmente sanzionato.
•Cassazione, sentenza 7644/2019
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Risarcimento, elusione, Iva e successione: le massime dall’11 al 18 febbraio
Iva, trust, successione e Onlus: le massime dal 21 al 25 gennaio
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Inerenza, onere probatorio, imposta di donazione: le massime dal 17 al 28 dicembre
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Ritenute, Irap, Iva e associazioni temporanee: le massime della settimana dal 25 al 30 novembre
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Fatture, accollo fiscale e fallimento: le massime della Cassazione dal 12 al 16 febbraio
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