FISCO E SENTENZE/Le massime di Roma e del Lazio: registro, interpello, spese di ristrutturazione
Debutta sul «Quotidiano del Fisco» una nuova rubrica dedicata al contenzioso tributario. L’affitto di ramo d’azienda relativo a mandati professionali per cause legali è soggetto a imposta di registro su canoni e utili. Le riserve patrimoniali dell’appaltatore per maggiorazioni di prezzo definite da clausole contrattuali non hanno rilevanza reddituale. Sono alcuni dei temi delle massime delle sentenze più recenti di Ctp Roma e Ctr Lazio.
REDDITO D’IMPRESA
L’affitto di ramo d’azienda relativo a mandati professionali per cause legali è soggetto a imposta di registro su canoni e utili
Il contratto di affitto di ramo d’azienda che ha ad oggetto mandati professionali relativi a cause legali non può qualificarsi come un negozio sospensivamente condizionato, poiché ha validità ed efficacia con effetti immediati. Questo poiché tali effetti non dipendono da condizione alcuna, bensì, ab origine, dalla sottoscrizione stessa del contratto ed i relativi canoni e gli utili derivanti dall’attività sono soggetti pertanto a imposta di registro.
•Ctp Roma, sentenza 21503/26/2017
Le riserve patrimoniali dell’appaltatore per maggiorazioni di prezzo definite da clausole contrattuali non hanno rilevanza reddituale
In materia di appalti pubblici le riserve patrimoniali contabilizzate dall’appaltatore relative a maggiorazioni di prezzo definite da clausole contrattuali, ma in attesa di accettazione da parte dell’appaltante, non sono imponibili. Questo poiché tali riserve sono da considerarsi come «riserve-procedimento», che assolvono unicamente ad una funzione cautelativa e meramente strumentale.
•Ctp Roma, sentenza 21528/26/2017
Deducibile per Ires e Irap la differenza di recesso negativa relativa alla quota al socio uscente
Il rimborso della quota al socio recedente genera una componente negativa deducibile ai fini della determinazione dell’Ires, come anche affermato in passato dall’agenzia delle Entrate (risoluzione 64/E/2008). Ai fini Irap tale componente negativa non può essere correlata direttamente alla sola produzione dell’esercizio corrente, ma ha natura eccezionale e dunque, sussistendo tale carattere straordinario, l’onere è da ritenersi deducibile anche ai fini Irap.
•Ctp Roma, sentenza 24020/26/2017
Il parere all’interpello non determina una lesione della sfera giuridica del contribuente
Il parere reso dall’Amministrazione finanziaria in sede di interpello ordinario interpretativo risulta essere frutto di un’espressione interpretativa da parte dell’ufficio, che sfocia in un atto di natura non provvedimentale. Pertanto l’atto, per sua natura, non ha carattere vincolante nè è idoneo a determinare una lesione della sfera giuridica del contribuente, suscettibile di immediata tutela giurisdizionale.
•Ctr Lazio, sentenza 6252/01/2017
PERSONE FISICHE
I costi per lavori di ristrutturazione eseguiti dall’inquilino non costituiscono reddito per il proprietario
I costi dovuti a lavori e a migliorie eseguiti dal conduttore sul fabbricato locato, qualora siano stabiliti dal contratto, non sono considerati alla stregua di un canone di locazione corrisposto in natura. Pertanto gli importi derivanti dalle spese sostenute non devono essere dichiarati quale reddito per il proprietario del fabbricato locato.
•Ctr Lazio, sentenza 5921/07/2017