L'esperto rispondeAdempimenti

I beni acquistati con il bonus Sud non vanno venduti prima di cinque anni

Le norme antielusive per gli investimenti nel Mezzogiorno

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di Gabriele Ferlito

La domanda

Sono titolare di un’impresa che ha la sede a Napoli. Ho già acquistato un’apparecchiatura per la quale ho goduto del bonus degli investimenti nel Mezzogiorno del 45% della spesa sostenuta. Il bene è totalmente ammortizzato e viene venduto. Ho diritto all’acquisto di un’altra attrezzatura fruendo del bonus del 45% previsto per il Mezzogiorno?
F. L. – Roma

Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno agevola gli acquisti (nel periodo 2016-2019, ora prorogato fino al 31 dicembre 2020) di beni strumentali nuovi rappresentati da macchinari, impianti e attrezzature varie, facenti parte di un progetto di investimento iniziale (non di mera sostituzione) e destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. In linea generale, in presenza dei predetti requisiti, ogni acquisto di beni agevolati dà diritto al relativo credito d’imposta. Tuttavia, la normativa di riferimento richiede che i beni agevolati oggetto dell’investimento non siano dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa o destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all'agevolazione, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale gli stessi sono entrati in funzione. Ciò che la norma antielusiva vuole evitare è la cessione dei singoli beni oggetto dell’agevolazione, nel presupposto che la cessione del singolo bene che ha generato l’agevolazione sia motivata da ragioni elusive. In caso di inosservanza, è previsto l’obbligo di rideterminazione del beneficio, escludendo dal computo i beni dismessi (con riversamento del credito indebitamente utilizzato per effetto della rideterminazione). Come precisato dall’agenzia delle Entrate nella circolare 12/E/2017 (paragrafo 5), la rideterminazione del credito d’imposta non è però necessaria «nel caso in cui, nel periodo d’imposta in cui si verifica una delle predette ipotesi, vengano acquisiti beni della stessa categoria di quelli agevolati». Su queste basi, e venendo al quesito, in presenza dei requisiti di legge, anche il secondo acquisto potrà fruire del credito d’imposta. Con riferimento al primo acquisto, se la cessione del bene è avvenuta nel corso del «periodo di sorveglianza», allora il relativo credito andrà riversato, salvo che il nuovo acquisto non riguardi un bene della stessa categoria.

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