Il call-off stock «funziona» se il prelievo dei beni avviene entro 12 mesi
L’imposta scatta soltanto nel momento in cui il cliente utilizza le merci<br/>
IL CASO. Un’impresa italiana invia i beni in un altro Paese comunitario (la Germania), destinandoli a un cliente già individuato. Quest’ultimo, però, li acquisterà in un momento successivo, in occasione dell’effettivo utilizzo. L’impresa vorrebbe sfruttare il regime di call-off stock, così da semplificare gli adempimenti.
1. Condizioni applicative
Il call-off stock consente di avere un’unica operazione – ovvero la cessione intracomunitaria – che si considera effettuata solo al momento del prelievo del soggetto destinatario e, comunque, entro dodici mesi dall’arrivo degli stessi. Ai fini dell’applicazione del call-off stock è necessario che:
- il fornitore e il potenziale acquirente siano entrambi soggetti passivi;
- il fornitore non abbia stabilito la sede dell’attività economica o abbia una stabile organizzazione nel Paese di destinazione;
- il potenziale acquirente sia identificato ai fini Iva nello Stato membro di destinazione;
- l’identità dell’acquirente e il numero identificativo Iva siano noti al fornitore nel momento in cui ha inizio il trasporto;
- i beni siano trasportati da uno Stato membro all’altro.
2. Invio dei beni nel 2022 e prelievo nel 2022
Nel caso di invio dei beni in Germania nel mese di febbraio 2022, il fornitore italiano indica il trasporto nell’apposito registro e compila il cosiddetto modello Intra-sexies con l’identità del futuro cessionario e il numero identificativo Iva.
Al momento del successivo prelievo ad agosto 2022 da parte del cliente tedesco, la società italiana fattura la cessione intracomunitaria e compila il modello Intra 1bis. La cessione intracomunitaria confluisce, quindi, nella dichiarazione annuale Iva per il 2022.
3. Invio dei beni nel 2022 e prelievo nel 2023
Nel caso di invio a febbraio 2022 e prelievo a gennaio 2023 da parte di un nuovo cliente, sempre stabilito nello stesso Paese del primo, rimane fermo quanto sopra al momento dell’invio. Al momento della sostituzione è necessario compilare il modello Intra 1 sexies per modificare il cliente, individuando il nuovo destinatario, e aggiornare il registro.
La cessione si perfeziona nel 2023 (entro 12 mesi) e dovrà, quindi, essere inserita nella dichiarazione annuale Iva per il 2023.
4. Invio dei beni nel 2022 senza prelievo nei 12 mesi
Nel caso in cui, a seguito dell’invio dei beni a febbraio 2022, entro febbraio 2023 non venga perfezionato l’acquisto da parte del cessionario tedesco, si potranno avere le seguenti ipotesi:
se i beni rimangono in Germania, presso il futuro cliente, la società italiana dovrà effettuare una cessione intracomunitaria assimilata nei confronti della propria partita Iva tedesca (dovendo quindi acquisire una partita Iva locale);
se i beni ritornano in Italia entro il mese di febbraio 2023, non effettuerà alcuna cessione intracomunitaria (annotando il ritorno, nell’apposito registro e nell’Intra 1-sexies).
Il caso operativo qui presentato è uno dei temi di Master Telefisco, il percorso di formazione del Sole 24 Ore
Gli altri casi operativi sono raccolti in questa sezione.
Anna Abagnale, Benedetto Santacroce
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