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Il coacervo, evoluzione normativa e nuovi scenari fiscali

di Roberto Bianchi e Marco Alberi

N. 24

settimana-fiscale

Dal punto di vista fiscale, la disciplina del coacervo ha subito una lunga (e tormentata) evoluzione. Questa trae origine dall’avvicendamento normativo, realizzato attraverso una tortuosa tecnica legislativa, che ha condotto ad un impianto normativo disorganico, fonte di dubbi interpretativi di grande rilevanza. Di seguito, previa sintesi dell’evoluzione storica del quadro normativo in materia, si darà conto dei principali dubbi e delle diverse interpretazioni intervenute nel tempo. Da ultimo si farà cenno ai recenti sviluppi normativi che potrebbero portare all’abrogazione esplicita del c.d. coacervo «successorio».

L’evoluzione della normativa

La normativa dell’imposta sulle successioni e donazioni, originariamente contenuta nel Dpr 26 ottobre 1972, n. 637, è stata successivamente sostituita dal Testo unico approvato dal Dlgs 31 ottobre 1990, n. 346 (Tus), in vigore dal 1° gennaio 1991.

L’articolo 7 del Tus, nella sua versione originaria, prevedeva un’imposizione «a scaglioni» sulla base delle aliquote progressive indicate nella tariffa allegata.

Per le devoluzioni a favore del coniuge o dei parenti in linea retta, le aliquote previste andavano...