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Il credito d’imposta cinema apre le porte anche agli enti non commerciali

L’agevolazione spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione non deve eccedere l’importo concesso dalla direzione Cinema del ministero della Cultura

Al via l’utilizzo del tax credit cinema anche per gli enti non commerciali. Con il decreto direttoriale 3018 del 26 settembre, il ministero della Cultura ha pubblicato l’elenco dei soggetti ammessi a beneficiare dell’agevolazione prevista sotto forma di credito d’imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica per la programmazione 2021 (articolo 18 della legge 220/2016). In particolare, si tratta di una delle misure fiscali di vantaggio introdotte a favore del settore cinematografico e audiovisivo e contenute nella legge del 2016. Nella sostanza, viene attribuito un credito d’imposta in misura pari al 20% sugli introiti derivanti dalla programmazione cinematografica. Una misura peraltro da ultimo incrementata in sede di conversione del decreto Aiuti che, per il 2022 e il 2023, innalza il credito d’imposta nella misura del 40 o 60% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche se esercitate, rispettivamente, da grandi imprese/piccole o medie imprese (articolo 23 del Dl 50/2022).

I beneficiari

A livello soggettivo, la formulazione è ampia posto che – stando al tenore letterale della norma – nel novero dei beneficiari rientrano tutti gli esercenti sale cinematografiche. Vale a dire tutti coloro che, a prescindere dalla forma giuridica, si qualificano tali in relazione all’attività commerciale svolta. Si allarga così la platea dei destinatari dell’agevolazione fiscale. Prova ne è quanto recato dal decreto del Ministero della cultura che, oltre a enti con veste societaria, include anche soggetti tipicamente non profit quali associazioni culturali o parrocchie. Il provvedimento riporta l’elenco degli enti ammessi e, come precisato dallo stesso Ministero, costituisce comunicazione di riconoscimento del credito d’imposta. Non si procederà, dunque, all’invio tramite pec delle singole comunicazioni di riconoscimento agli enti beneficiari.

L’utilizzo

Da notare come, a livello operativo, l’agevolazione fiscale è utilizzabile dal 10 ottobre 2022. Vale a dire dal giorno 10 del mese successivo alla pubblicazione del decreto (articolo 2, comma 2, del decreto del ministero Cultura 3018/2022). In ogni caso, l’ammontare del credito d’imposta spettante agli enti è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non deve eccedere l’importo concesso dalla direzione Cinema del ministero. La verifica in ordine al possesso dei requisiti per beneficiare del tax credit spetta a Cinecittà Spa: in caso di violazioni in sede dichiarativa, è prevista la revoca del contributo e l’intera restituzione, maggiorata di interessi e sanzioni secondo legge, nonché l’esclusione dalle agevolazioni previste dalla medesima legge, per cinque anni.