L'esperto rispondeImposte

Imu, la pertinenza presuppone una «contiguità spaziale»

immagine non disponibile

di Luigi Lovecchio

La domanda

La definizione, ai fini Imu/Tasi, delle pertinenze dell’abitazione principale è sempre rimessa alla discrezionalità dei singoli Comuni con riferimento ai relativi regolamenti, ovvero è sufficiente che le stesse siano distintamente accatastate e che siano destinate (ai sensi dell’articolo 817 C.c.) al servizio durevole della stessa abitazione principale, come tra l’altro riportato anche da alcune circolari del Mef e da qualche sentenza della commissione tributaria? Può, per esempio, un magazzino di campagna (ctg. C/2 distante circa km 1,5 dalla città) essere considerato pertinenza dell’abitazione principale ubicata all’interno del centro abitato?

I Comuni non hanno alcun potere regolamentare sulla definizione di pertinenza ai fini Imu/Tasi. Questa discende infatti esclusivamente dalla disciplina generale civilistica (articoli 817 e segg. C.c.) e dalle limitazioni derivanti dalla normativa speciale di riferimento. Si osserva tuttavia che la Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 15668 del 2017, ha precisato proprio in materia di Imu, che la nozione di pertinenza presuppone necessariamente una contiguità spaziale con il bene principale (l’abitazione principale). La distanza sensibile tra bene principale e pertinenza, infatti, è sintomo di un vincolo che può essere rimosso con facilità da un momento all’altro ed è pertanto impeditiva all’applicazione dei benefici di legge. Alla luce di tale criterio, quindi, l’immobile in questione non potrebbe considerarsi esente da imposta.

Invia un quesito all’Esperto Risponde

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©