Adempimenti

Imu, ultima chiamata per le modifiche 2019 da dichiarare entro il 31 dicembre

Dagli immobili che beneficiano di riduzioni d’imposta a quelli per cui il Comune non possiede le inforamzioni: tutti i casi in cui presentare il modello

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di Federico Gavioli

Occorre prestare molta attenzione alle variazioni immobiliari avvenute nel corso del 2019 perché comportano, nelle casistiche previste, l’obbligo della presentazione della dichiarazione Imu entro il prossimo 31 dicembre.

Ricordiamo infatti che la dichiarazione Imu va normalmente presentata al Comune in cui sono localizzati gli immobili entro il 30 giugno dell’anno successivo in cui sono intervenute le variazioni. Relativamente alle variazioni immobiliari intervenute nel corso del 2019, tuttavia, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.

Cosa prevede la legge di Bilancio 2020

La disciplina Imu è stata profondamente modificata dalla legge di Bilancio 2020. In particolare l’articolo 1, comma 769, della legge 160/2019, afferma che l’obbligo dichiarativo, è assolto dai soggetti passivi dell’imposta mediante presentazione della dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno successivo o, in alternativa, della trasmissione in via telematica della stessa secondo le modalità approvate con apposito decreto del ministero dell’Economia e delle finanze, sentita l’Anci.

La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta. Le dichiarazioni presentate ai fini dell’Imu e della Tasi, in quanto compatibili, conservano la loro validità. In attesa dell’approvazione di un modello nuovo, si continua ad applicare quello a tutt’oggi in vigore, approvato con il Dm 30 ottobre 2012, insieme alle relative istruzioni.

La circolare 1/DF/2020 del dipartimento delle Finanze, evidenzia che limitatamente, invece, ai casi in cui il possesso dell’immobile ha avuto inizio o sono intervenute variazioni nel corso del 2019, in base all’articolo 3-ter del Dl 34/2019, il termine per la presentazione della dichiarazione è fissato al 31 dicembre 2020.

I casi in cui è necessario presentare la dichiarazione Imu

Le istruzioni allegate al modello dichiarativo Imu contengono un elenco delle casistiche in cui si deve obbligatoriamente presentare la dichiarazione. Vediamo le principali.

Gli immobili che beneficiano di riduzione dell’imposta . Si tratta in particolare di: fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati; fabbricati di interesse storico o artistico; immobili per i quali il Comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota; terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola (Iap).

Il Comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria. Le fattispecie più frequenti riguardano: l’immobile oggetto di locazione finanziaria; l’immobile oggetto di concessione amministrativa su aree demaniali; l’atto costitutivo, modificativo o traslativo del diritto relativo a un’area fabbricabile; il terreno agricolo divenuto area fabbricabile; l’area divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato; l’immobile assegnato al socio della cooperativa edilizia a proprietà indivisa in via provvisoria; l’immobile assegnato al socio della cooperativa edilizia a proprietà indivisa oppure è variata la destinazione ad abitazione principale dell’alloggio; l’immobile concesso in locazione dagli istituti autonomi per le case popolari (Iacp) e dagli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità.

Le sanzioni

In materia di sanzioni è previsto che:

• nelle ipotesi di omessa presentazione della dichiarazione Imu, si applica la sanzione dal 100% al 200% del tributo dovuto, con un minimo di 51 euro;

• in caso di dichiarazione infedele, la sanzione va dal 50% al 100% della maggiore imposta dovuta, sempre con un minimo di 51 euro.

È consentito il ricorso all’istituto del ravvedimento operoso.

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