Imposte

Incentivi alle imprese, maglie più larghe per le agevolazioni alle start up

immagine non disponibile

di Flavia Landolfi

Partono le nuove procedure per accedere al cocktail di incentivi messi sul tavolo da «Smart and Start», lo strumento voluto dal ministero dello Sviluppo economico e gestito da Invitalia per dare ossigeno alle start up innovative (si veda il Sole 24 Ore del 20 ottobre 2017 ).

Con la circolare n.102159 pubblicata ieri diventa finalmente operativo l’allargamento al tetto di cinque anni di età (e non più di quattro) per le start up già costituite, così come l’inclusione tra le spese agevolabili dei costi sostenuti per marketing, webmarketing e marchi. Nonchè le altre novità sulla rendicontazione delle spese, tutte contenute nel decreto 9 agosto 2017 (Gazzetta Ufficiale n.244 del 18 ottobre 2017) e che per entrare in scena attendevano le disposizioni contenute nella circolare arrivata, appunto, ieri.

Già da oggi, quindi, potrannoaccedere ai 99,7 milioni di euro ancora disponibili tutte le startup: quelle senior costituite da cinque anni ma anche le nuove, che a partire dalla domanda avranno adesso 30 giorni di tempo - e non più 90 - per inoltrare l’avvenuta iscrizione al Registro delle imprese. Non solo: la mini riforma delle agevolazioni alle startup riguarderà le nuove domande, ma i criteri potranno essere estesi anche ai contratti di finanziamento già stipulati con Invitalia.

Subito operative anche le novità in materia di spese agevolabili: insieme a impianti, hardware, software, progettazione, consulenze, collaudi, brevetti e licenze potranno essere finanziate anche le spese per i marchi e gli investimenti in marketing e web marketing. «Sono agevolabili entro il limite del 20% dell’importo totale ammesso per le altre categorie di spesa - precisa la circolare - gli investimenti in marketing e web marketing, intese quali spese relative alla definizione della strategia di ingresso sul mercato e alle attività propedeutiche alla promozione dell’innovazione oggetto del programma di investimento».

Tra queste sono incluse «le spese di pubblicità e di promozione di carattere non ricorrente riconducibili a piani pluriennali finalizzati al lancio dell’innovazione».

Diventano poi operative anche le semplificazioni sul fronte della rendicontazione: lo strumento si converte alle fatture non quietanzate che potranno quindi essere rimborsate immediatamente, dietro fidejussione a favore di Invitalia, e dimostrate poi entro il termine di 45 giorni. Ma in questo caso l’impresa dovrà aprire un conto corrente vincolato per la gestione dei movimenti.

Cambia anche la tempistica sugli stati di avanzamento lavori che adesso arrivano a un massimo di cinque per un importo ciascuno del 10 per cento dell’investimento complessivo ammesso ai benefici.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©