Adempimenti

L’appello sugli Isa: elaborazione a carico dell’Agenzia

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di Redazione Norme e tributi

L’operazione Isa è partita con ritardo e gli studi professionali sono preoccupati e in difficoltà. Dopo le richieste arrivate nei giorni scorsi sia dal Consiglio nazionale (si veda Il Sole 24 Ore del 7 giugno scorso) sia dai sindacati di categoria, ora è un gruppo di una trentina di commercialisti iscritti all’Ordine di Verona a lanciare una proposta: deve essere l’agenzia delle Entrate ad acquisire i dati dei modelli Isa trasmessi da contribuenti e intermediari abilitati e ad elaborare, con i dati in suo possesso, il livello di affidabilità di ogni contribuente. A quel punto, secondo la proposta dei commercialisti veronesi, «l’Agenzia dovrà poi comunicare ad ogni contribuente il livello di affidabilità consentendo al medesimo di verificare i dati precompilati , la loro correzione e la possibilità di adeguarsi per migliorare il proprio profilo di affidabilità. Il tutto in contraddittorio, secondo prassi consolidata, in caso di compliance».

Una soluzione che, a detta dei proponenti, potrebbe «evitare le ormai solite e penose proroghe per le modifiche dell'ultima ora apportate alle istruzioni ministeriali». Anche per evitare che «gli Isa diventino il 740 “lunare” del 1993».

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