L'esperto rispondeAdempimenti

L’ingegnere non esce dal forfait perché amministra una società che non controlla

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di Giovanni Petruzzellis

La domanda

Un ingegnere con partita Iva nel regime forfettario è socio e amministratore di una Srl con lo stesso codice attività a cui non fattura mai nulla. La sua quota di partecipazione è pari all’8% e quella del padre del 25%, in totale 33%, e perciò non hanno il controllo della società. L’ingegnere può rimanere nel 2020 nel regime forfettario, oppure è obbligato ad uscirne solo perchè ha lo stesso codice attività della sua Srl di cui è amministratore con quota non di controllo?
C.F. – Massa

Il regime forfettario non può essere applicato da quei soggetti che, esercitando attività d’impresa, arti o professioni, controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata, le quali svolgono attività economiche comunque riconducibili a quegli stessi soggetti. Nella circolare 9/E/2019 l’agenzia delle Entrate ha chiarito che tale causa ostativa opera solo nel caso in cui sussistano entrambe le suddette condizioni, cioè il controllo e la riconducibilità. In merito a quest’ultima condizione, il citato documento di prassi ha affermato il principio secondo cui, qualora le attività rientrino nella medesima sezione Ateco2007, l’incompatibilità scatta nella sola ipotesi in cui la persona fisica in regime forfettario effettui cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti della società.
Pertanto, anche nell’eventualità in cui fosse ravvisabile, nel caso proposto dal lettore, una forma di controllo indiretto, l’applicabilità del regime forfettario non verrebbe messa in discussione dal solo fatto di ricoprire il ruolo di amministratore nella società.

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